ULTIME NOTIZIE AS ROMA FONSECA – L’unico allenatore giallorosso capace di conquistare un trofeo europeo? Luis Carniglia, argentino, classe 1917. Sulla panchina del Real Madrid aveva vinto 2 Coppe Campioni, adorava chiacchierare con i giornalisti, prima di rispondere chiedeva sempre: «Official o para amigos?».
Quando arrivò a Roma nell’estate del 1961 si trovò una finale già «apparecchiata» dal suo predecessore, Alfredo Foni, che a maggio aveva vinto 6-0 (con un poker di Manfredini) lo spareggio con gli scozzesi dell’Hibernian, ricorda il Corriere della Sera.
La doppia finale di Coppa delle Fiere si giocò tra settembre e ottobre: 2-2 a Birmingham, 2-0 in casa davanti ai cinquantamila dell’Olimpico. L’Uefa non riconosce ufficialmente quel trofeo a inviti, ma di fatto era l’antesignano della Coppa Uefa che poi ha lasciato il posto all’Europa League.
Trent’anni dopo quel successo di Carniglia, la Roma di Ottavio Bianchi perse, nel 1991, la finale Uefa contro l’Inter. Altri trent’anni, ed ecco Paulo Fonseca lanciatissimo in EL dopo il 2-1 ad Amsterdam con cui ha già stabilito od eguagliato vari record della storia giallorossa: perché il successo sull’Ajax è arrivato dopo i colpi esterni contro Young Boys, Cluj, Braga e Shakhtar, e la Roma 5 vittorie in trasferta in una sola edizione non le aveva mai conquistate; non solo, 5 successi consecutivi (prima di quello alla Johann Cruijff ArenA c’erano state le doppiette su Braga e Shakhtar) li aveva ottenuti finora solo due volte, nella Coppa delle Fiere 1963-64 e nell’Uefa 1990-91; inoltre risaliva a quell’edizione di trent’anni fa la miglior media-punti nelle prime 11 partite europee, con 8 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta con l’Inter, e Fonseca ha migliorato anche quella, ottenendo 9 successi, un pari e un solo ko.
L’inseguimento a Ottavio Bianchi e alla stagione in cui la Roma disputò l’ultima delle sue 3 finali europee continua prendendo in esame un’altra classifica, ancora più sorprendente: quella dei risultati internazionali ottenuti dagli allenatori giallorossi.
Una top ten in cui neanche figura Nils Liedholm, il tecnico del secondo scudetto e della finale di Coppa Campioni, che in 35 partite viaggiò a una media di appena 1,371 punti (calcolandone, per uniformità, 3 a vittoria). A parte qualche meteora tipo Luis Mirò e Carlos Bianchi, che conquistarono 3 vittorie su 4 con una media di 2,250 punti, limitando la classifica all time agli allenatori che hanno «giocato» più di 5 incontri europei Fonseca è secondo a pochi millesimi da Ottavio Bianchi: 2,050 contro 2,055. Una vittoria anche al ritorno sull’Ajax, oltre a regalare la semifinale alla Roma, lancerebbe il portoghese davanti a tutti. Niente male, per un allenatore sempre in bilico.
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