Mario Rui a sinistra, Zabaleta a destra. Da venerdì parte la fase-2 del mercato della Roma, quella in cui superata la fatidica data del 30 giugno (decisiva per le scadenze del fair play finanziario) si inizierà ad ufficializzare anche qualche ingresso. Alisson e Gerson a parte (già presi nel corso della scorsa stagione), saranno proprio loro due i primi rinforzi della nuova stagione giallorossa. Ma mentre quella di Mario Rui è un’operazione oramai chiusa da tempo (3 milioni per il prestito, 6 per l’obbligo di riscatto), quella del terzino argentino del Manchester City ha vissuto un’accelerata ieri pomeriggio. Anche se per l’attesa fumata bianca ci sarà da aspettare ancora un po’.
LA SITUAZIONE – Ieri dall’Inghilterra sono rimbalzate voci di un accordo oramai chiuso tra Roma e Manchester City, con la benedizione dello stesso Zabaleta. In realtà non siamo ancora a quel punto, anche se a Trigoria sono fiduciosi che l’operazione si possa concludere nell’arco di 48 ore. La Roma ha offerto all’argentino un triennale a 3 milioni di euro a stagione, c’è da colmare la distanza invece tra l’offerta dei giallorossi (3,5) e la richiesta del City (5). I margini di manovra però esistono e l’operazione si può chiudere. Sempre che Zabaleta non decida di aspettare un’eventuale mossa dell’Inter e di Mancini, suo vecchio allenatore in Inghilterra. In tal caso la Roma virerà altrove, con l’uruguaiano Caceres che è stato bloccato da tempo ma sul quale si vuole essere sicuri del completo recupero dall’infortunio al tendine d’achille del piede destro. Cosa di cui non ci si preoccupa invece riguardo a Zabaleta, che nell’annata appena conclusa ha di fatto saltato quasi tutta la prima parte della stagione a causa di un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro (di fatto, il primo vero stop in 12 anni di carriera).
LE CESSIONI – Prima della fase-2, però, c’è ancora da fare qualcosa tra oggi e domani e cioè in ottica fair play finanziario. Da ieri è ufficiale il passaggio di Doumbia al Basilea; 1,5 milioni per il prestito e 500 mila euro di bonus, con un eventuale diritto di riscatto fissato a 6,5 milioni. È ancora in stand-by, invece, la trattativa con il Torino per la doppia cessione, quella di Iago Falque e Ljajic. Il problema resta sempre l’ingaggio del serbo, su cui ieri si sono fatti dei piccoli passi avanti, ma senza arrivare all’accordo definitivo. L’operazione, comunque, è unica: se salta Ljajic (difficile) salta anche Iago Falque, un danno per le casse della Roma di circa 8 milioni di euro, allo stato attuale vitali per sistemare i conti con vista Uefa. In dirittura d’arrivo, invece, il prestito secco di Castan alla Sampdoria, fattispecie che dovrebbe concretizzarsi nelle prossime ore. Considerando che anche Zukanovic è destinato ad andar via, la Roma ha bisogno di due nuovi centrali. N’Koulou è saltato, avendo preferito il Lione alla Roma. Restano allo stato attuale il sogno Vermaelen, l’idea Nacho e l’ipotesi Acerbi. Ieri, infine, è tornato d’attualità anche l’interesse dello Zenit per Paredes, interesse che è vivo oramai da diversi mesi, da quando alcuno osservatori del club russo si erano recati in Toscana per studiare l’argentino.
(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)
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