Nicolò Zaniolo

AS ROMA NEWS ZANIOLO – A Nicolò Zaniolo puoi togliere tutto, ma non il suo amato pallone. Qualche giorno fa l’attaccante della Roma ha mostrato un nuovo tatuaggio, sul polpaccio, che ritrae proprio un bambino con una palla tra i piedi davanti a una foresta con un cielo tempestoso sullo sfondo.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, forse è così che si sente in questo momento perché dopo il gol-vittoria a Tirana, in Conference, un’estate con poche vacanze, tanti allenamenti e altrettante voci di mercato, aveva iniziato bene la stagione. Felice, sereno, tirato a lucido, pronto a vivere un anno da protagonista. Con la Cremonese, poi, la lussazione alla spalla che lo terrà fuori almeno fino alla partita contro l’Atalanta del 18 settembre. Zaniolo però sta cercando di accelerare i tempi: fosse per lui andrebbe in panchina già lunedì a Empoli, più verosimile che possa tentare di farcela per l’impegno del 15, in Europa League, contro l’Hjk Helsinki.

Da qualche giorno Zaniolo ha tolto il tutore e, dopo una visita di controllo, ha avuto il via libera per allenarsi. Deve stare attento a busto, spalla e braccia, ma può correre e aumentare i carichi. Deve avere ancora un po’ di pazienza, poi potrà rientrare e riprendere da dove aveva finito. Con un obiettivo: togliersi di dosso la ruggine del gol all’Olimpico in campionato. Non segna da quasi tre anni in Serie A in casa, da Roma-Napoli del 2 novembre del 2019, prima dei due infortuni che lo hanno frenato nelle stagioni passate. Adesso sta bene, tutto è alle spalle e Nicolò vuole togliersi di dosso anche questo pensiero.

Una gioia all’Olimpico, che contro l’Atalanta sarà ancora una volta sold out, coronerebbe un periodo, per lui, molto sereno. Sarebbe la ciliegina sulla torta dopo un’estate iniziata male (l’assenza in amichevole contro il Trastevere per un mal di schiena mai confermato), è proseguita meglio, con i primi sorrisi portoghesi, i gol, la fascia da capitano e una chiacchierata con Pellegrini dai mille risvolti, e si è conclusa bene, come auspicavano tutti i romanisti: Zaniolo non si è mosso e non è stato ceduto né in Italia né all’estero. È come se si fosse scrollato un peso e, adesso, sembra davvero rinato.

Ora non resta che rinnovare il contratto che scade nel 2024. Non sarà una trattativa facile, come è logico per un giocatore ambito di 23 anni, che piace a tanti e che aspira ad uno stipendio da top player. Ingaggio che la Roma è orientata a garantirgli, ma con che tempi? E a quali condizioni? Tutte domande che sono logiche in qualsiasi rinnovo da fare.

Sul piatto ci sono l’aspetto economico, quello tecnico e progettuale e quello commerciale, perché Nicolò è un giocatore forte e un personaggio molto ambito a livello commerciale. Lo penalizza, a lui come a tutti i giocatori italiani, l’assenza dal Mondiale, che sarebbe stata una vetrina importantissima, ma è chiaro che anche il tema del marketing e dei diritti d’immagine dovrà essere affrontato. In ogni caso la volontà è di proseguire insieme, al netto delle solite offerte da capogiro che potrebbero far vacillare tutto e tutti: vale per la Roma e Zaniolo, vale per qualsiasi giocatore e qualsiasi club nel calcio moderno. In ogni caso, il rapporto tra le parti è più forte che mai. E questa è un’ottima base di partenza.



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