Sono due gemelli diversi, Tammy Abraham e Nicolò Zaniolo. Così distanti come possono esserlo Londra e Massa, le città dove sono nati, eppure così vicini, in campo e fuori, scrive il Corriere della Sera.
Anche dalla loro amicizia, sembra siano diventati inseparabili, passano le speranze della Roma di agganciarsi al treno della Champions, che dopo l’ultimo turno sembra non essere più un miraggio. Dalla testa (o meglio dalla faccia) di Nicolò, che ieri ha postato sui social la foto del suo volto tumefatto dopo il calcio di Maggiore, e dai piedi di Tammy è passato il pallone che ha portato tre punti pesantissimi ai giallorossi.
Sono una strana coppia, Abraham e Zaniolo, ma in campo funzionano. Il numero delle reti finora è totalmente sbilanciato dalla parte del numero 9 inglese – la rete contro lo Spezia è la numero 19 della stagione mentre Zaniolo è fermo a 4, equamente divise tra la Conference League e il campionato – ma da quando Mourinho ha abbandonato il modulo con una sola punta e gli ha messo vicino il numero 22 a prendere botte e creare spazi in avanti, il rendimento sotto porta di Abraham è migliorato sensibilmente.
Il suo feeling con la Roma e con i tifosi è stato immediato, e ultimamente si sta prendendo anche delle responsabilità in campo: contro il Sassuolo si è autoproclamato rigorista, togliendo la palla dalle mani di Oliveira e facendo arrabbiare Mourinho mentre contro lo Spezia non ce n’è stato bisogno, perché il rigorista designato era lui. Un segnale di personalità, una fame di gol che è proprio quello che gli chiede lo Special One, che più volte lo ha pungolato spingendolo a fare sempre meglio.
Gli stessi stimoli li ha rivolti anche a Zaniolo: in molti hanno interpretato la panchina contro lo Spezia come uno sprone, dopo che la settimana prima aveva accusato un problema muscolare che gli aveva fatto saltare la gara col Verona. Nicolò, che negli ultimi tempi anche grazie ad una preparazione atletica specifica sta recuperando la forma migliore, ha risposto sul campo alle voci di mercato che lo vedono come il primo nome sulla lista della Juventus per giugno, dopo che i suoi like ai post di Bonucci, Locatelli e Vlahovic avevano scatenato una discussione social.
La Roma, che per il momento ha bloccato i rinnovi, sa che dovrà presto mettersi seduta al tavolo col suo agente per parlare di prolungamento (l’attuale contratto scade nel 2024) e aumento dello stipendio. L’ultima parola spetterà ai Friedkin. Che intanto ieri sera hanno sciolto in maniera consensuale il rapporto con Morgan De Sanctis, vice direttore sportivo.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA