Nicolò Zaniolo

AS ROMA NEWS PORTIMONENSE – Ancora due gol, le giocate di Pellegrini, il rigore sbagliato da Abraham nel finale, la gioia di Tripi, l’ennesimo sigillo di Zaniolo che ieri, è stato omaggiato nella ripresa all’uscita di Lorenzo della fascia di capitano: sono i flash del secondo test amichevole vinto dai giallorossi contro il Portimonense per 2-0.

Come riferisce Il Messaggero, amichevole servita per acquisire la condizione migliore, aggiustare le misure tra i reparti e ritrovare quel feeling con il campo che le 2-3 settimane di vacanze ha inevitabilmente mitigato. I meccanismi sono sempre i soliti: la Roma, che sia con Spinazzola o con Zalewski in campo, pende a sinistra, cercando sempre l’uno-due che garantisca la corsa all’esterno per il cross. Cristante, schierato al posto di Matic nel primo tempo, garantisce le geometrie necessarie ma non sempre Felix ne approfitta.

Dietro al di là di un salvataggio di Mancini su Anderson, la difesa regge bene l’urto del Portimonense che ha chiuso l’ultima Liga portoghese al tredicesimo posto, con 31 reti segnate in 34 partite. Ma la novità rispetto allo scorso che si era intravista anche con il Sunderland è come la seconda Roma targata Mourinho sia più propositiva.

Meno attendista nel giocare sull’errore dell’avversario e più convinta dei propri mezzi. Merito della continua crescita di Pellegrini che anche ieri ha rubato l’occhio. In dubbio alla vigilia per un colpo alla schiena, Lorenzo è sceso regolarmente in campo ed è sembrato già in forma-campionato. Prima lanciando in profondità El Shaarawy (tiro alto), poi sfiorando il vantaggio (conclusione al volo su cross di Karsdorp di poco a lato) e infine propiziando il vantaggio di Tripi con il solito corner calciato alla perfezione, smanacciato con difficoltà dal portiere Nakamura, e ribadito in rete (27′) dal difensore. È una Roma che diverte e si diverte, nonostante il Portimonense non voglia recitare la parte dello sparring-partner.

Nella ripresa il copione non cambia, nonostante la solita girandola di sostituzioni. Dentro Matic, Zalewski, Abraham, Celik e soprattutto Zaniolo che come accaduto contro il Sunderland spacca’ la gara. Accelerazioni continue, una traversa che grida vendetta e la rete a chiudere i conti con l’inedito cinismo sotto porta confezionato dal mancino. Se la Roma si aspettava una risposta dal ragazzo dopo questo mese di sospiri, indiscrezioni e tira e molla, sta arrivando.

E anche come i compagni sono andati ad abbracciarlo dopo la rete è il segnale che Nico è ancora parte integrante del gruppo (brutte notizie per Darboe: distorsione al ginocchio destro, torna in Italia). Mou se n’è reso conto. E un fine psicologo come lui non poteva che confezionare la ciliegina sulla torta: la fascia di capitano. Inevitabilmente un segnale. Come lo scorso anno quando nella prima amichevole contro il Montecatini, Zaniolo prese i gradi di capitano. All’epoca serviva dargli fiducia. Ora chissà. Rilanciarlo? Fargli capire che la Roma può essere ancora a lungo la sua famiglia? Sarà il mercato a stabilirlo. Per ora José si gode una squadra che per la terza amichevole non ha subito reti e che ha mostrato una buona fluidità di manovra. Sempre aspettando Dybala.



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