AS ROMA NEWS DERBY LAZIO ROMAGNOLI CRISTANTE – Tra i dubbi di formazione Mourinho e Sarri non ci sono sicuramente Cristante e Romagnoli. A prescindere dalle scelte e dal modulo, il centrocampista giallorosso e il difensore biancoceleste la gara la giocheranno. Lo dicono i numeri: fino ad oggi entrambi hanno fatto quasi percorso netto. Ad eccezione del primo tempo «di riposo» che lo Special One ha concesso a Cristante nella gara di Praga, infatti, entrambi hanno giocato tutte e 11 le partite di campionato e le 4 di coppa senza essere sostituiti, scrive il Corriere della Sera.
Due fedelissimi dei tecnici, che non ci rinunciano mai. Non potrà essere una partita come le altre («Sappiamo che quanto conta per noi e la nostra gente», le sue parole dopo la vittoria in Champions della Lazio col Feyenoord) per Romagnoli: tifoso della Lazio e cresciuto nel vivaio della Roma, in maglia giallorossa ha «vissuto» 5 derby ma tutti dalla panchina, senza scendere mai in campo: il suo score parla di 1 vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta in campionato, più lo «storico» ko nella finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013.
Ad Alessio è andata meglio con la maglia della Lazio: lo scorso anno ha vinto sia all’andata sia al ritorno. Con Sarri è diventato un punto fermo della Lazio, mentre Spalletti lo ha escluso ancora una volta dalla Nazionale, che nei prossimi giorni si giocherà la qualificazione ai campionati europei del 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina. Dell’elenco fa parte invece Cristante (2 gol contro Empoli e Genoa e 2 assist in campionato), il jolly buono per tutte le occasioni. Centrocampista centrale, mezzala e difensore, l’ex atalantino è stato utilizzato in tutte le posizioni da Mourinho e proprio questa sua duttilità lo rende indispensabile per tutti gli allenatori, compreso il c.t. azzurro.
Lo Special One (e prima di lui lo aveva fatto anche Fonseca) lo ha fatto giocare a lungo in questa prima parte di stagione al centro della difesa al posto degli infortunati Smalling e Llorente, dopo il rientro dello spagnolo lo ha riportato in mezzo al campo, dove sta imparando a convivere con Paredes come lo scorso anno aveva fatto con Matic. A differenza del serbo, però, l’argentino è più regista e per questo Cristante è costretto a spostare di qualche metro il suo raggio d’azione. Lo farà, probabilmente, anche oggi, perché l’importante in partite come il derby è esserci e Bryan e Alessio, che sono anche buoni amici, ci saranno.
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