Rassegna stampa
Rosella Sensi: “Ora potrò conoscere Friedkin, con Pallotta non ce l’ho fatta”
NOTIZIE AS ROMA ROSELLA SENSI FRIEDKIN – C’è una foto che da ieri mattina sta facendo il giro dei social e rende perfettamente l’idea sullo stato d’animo del romanista medio alla lettura del comunicato sull’affare Pallotta-Friedkin. Un tifoso, completamente svestito, fuori dalla finestra di casa sua, con le braccia larghe in segno di libertà, quasi di liberazione.
C’è chi ha paragonato il 6 agosto 2020 al 25 aprile 1945, chi – con spirito più americano – al 4 luglio, l’Independence Day. Rosella Sensi, che aveva ceduto la Roma agli americani nel 2011, si toglie un sassolino dalla scarpa: «Sono contenta dell’arrivo di Friedkin, ho letto le sue dichiarazioni e mi sembra una persona seria – le parole dell’ex presidente e figlia dell’ultimo presidente della Roma campione d’Italia nel 2001 -. Mi fa molto piacere leggere che suo figlio Ryan sarà presente a Roma e seguirà da vicino la società: mi piacerebbe conoscerli, visto che non sono riuscita fare la conoscenza del precedente presidente».
Giuseppe Giannini, 437 presenze e 75 gol con la maglia giallorossa, si dice «contento» dell’esito positivo della trattativa, augurandosi «una gestione leggermente diversa»; Angelo Di Livio, che ha speso la carriera tra Juve e Fiorentina ma è un prodotto del vivaio romanista, entra invece più nello specifico: «La prima cosa importante sarà una programmazione giusta, con la scelta degli uomini. E poi mi auguro che la nuova società parli poco e non faccia come Pallotta, che si è presentato con tanti proclami. Poi sì, sono arrivati ottimi piazzamenti, ma l’ormai ex presidente, dicendo tante assurdità, si è messo contro tutta la tifoseria. Poche parole e tanta strategia, come hanno fatto diverse società in Italia».
Strategia, ma anche riavvicinamento al tifo: «Friedkin – spiega Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio – dovrà dimostrare serietà sin dall’inizio, facendo soprattutto tesoro dell’eredità disastrosa lasciata da Pallotta. La cosa più importante, però, sarà rientrare in sintonia con l’umore del popolo giallorosso». E, a proposito di politica, è perentorio anche il tweet di Maurizio Gasparri, altro tifoso romanista da sempre e da sempre oppositore del bostoniano: «Peggio di Pallotta non si può. Felici che venda. Friedkin rispetti Roma e la Roma!».
Quelle dei tifosi vip sono voci di speranza, ma anche appelli, soprattutto legati al nome di Nicolò Zaniolo: «Spero non lo vendano», dice Lino Banfi, che poi aggiunge: «Io ho sempre detto che i presidenti non romani non mi piacciono, è più forte di me. La presidenza va data a uno che ha la romanità nel cuore». Magari il texano Friedkin saprà farlo ricredere.
«Mi auguro che l’entusiasmo del nuovo proprietario porti nel tempo a formare una squadra unita, con degli obiettivi al vertice – è il pensiero di Carlo Verdone -. Se non avessimo venduto giocatori che hanno vinto di tutto in altre squadre, la Roma sarebbe stata tra le 5 più forti in Europa. La Roma ha bisogno urgente di lottare per lo scudetto, altrimenti lo stadio sarà sempre più vuoto. Lo sconforto dura da troppi anni».
(Corriere della Sera – G. Piacentini/M. Calabresi)
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