AS ROMA NEWS VIDEO RUBATO – Calciatori, tecnici e addirittura qualche dirigente (delle giovanili ma non solo). Sembra che alla Roma il video di una giovane impiegata della società sportiva, ripresa nell’intimità con il fidanzato, abbia fatto il giro non solo degli spogliatoi ma anche delle sale del potere a Trigoria. Di cellulare in cellulare, di chat in chat, tra risate e commenti sessisti irripetibili, come riportato da Il Fatto quotidiano e dal Corriere della Sera. Per ora si tratta solo di voci, perché dai vertici dell’azienda dei Friedkin è arrivato un secco «no comment» alla notizia. Una notizia però che, oltre a tratteggiare una serie di reati sulla violazione della privacy, sarebbe aggravata dalla decisione di licenziare in tronco la ragazza, che da quasi dieci anni lavorava alla Roma e che – se tutto fosse confermato – sarebbe vittima due volte di questa brutta faccenda.
Il licenziamento
«Incompatibilità ambientale», questa la motivazione ufficiale del licenziamento, come ha scritto l’avvocato Lorenzo Vitali, responsabile legale della società dei Friedkin. «È stato portato all’attenzione della Direzione Risorse umane e dei vertici aziendali un video che inconfondibilmente La ritrae nel compimento di atti sessuali. Purtroppo, ci risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della Società», si legge nella lettera di licenziamento ricevuta dalla giovane dipendente. Da qui l’«incompatibilità della prosecuzione del Suo rapporto di lavoro con il sereno e regolare andamento dell’attività della Società», ma Vitali assicura alla ragazza (che ha una trentina d’anni) il pagamento dell’indennità di mancato preavviso. Per la società, dunque, questione chiusa.
Il furto del video e le condivisioni in chat
Intanto si moltiplicano i racconti. Qualcuno parla di una riunione a Trigoria nella quale «un giocatore della Primavera avrebbe confessato tra le lacrime, davanti a diverse persone, di essere stato lui a sottrarre il filmato dal telefonino della ragazza, chiesto in prestito per chiamare il suo procuratore, quindi a farlo girare tra i suoi compagni delle giovanili». Altri riportano di «pesanti commenti a sfondo sessuale sui social e sulle chat interne». I fatti risalirebbero allo scorso autunno, quando il video avrebbe circolato per diverse settimane fino alla messa alla porta dell’impiegata (a novembre), che si è però rivolta all’avvocato Francesco Francesco Bronzini, che in questi mesi ha lavorato per trovare una soluzione pacifica: una trattativa privata, senza portare il caso davanti ai giudici, per il ritorno della ragazza a Trigoria. Ma per il momento non pare sia riuscito a strappare nessuna promessa all’As Roma, accusata anche «di non aver tutelato la propria dipendente da comportamenti chiaramente illeciti».
Il colpevole
Come se non bastasse, alle voci sulle immagini a luci rosse si aggiungono ora quelle sulla carriera del calciatore che avrebbe rubato il video: sembra che stia in procinto di esordire in Serie A, senza aver scontato neanche un minimo provvedimento disciplinare. Per quel presunto reato, addirittura, avrebbe già un alibi attenuante: avrebbe infatti fatto sapere di essersi impossessato del filmato molto tempo prima di metterlo in circolazione, quando era ancora minorenne. Quasi fosse una bravata di gioventù. Ma se dovesse partire una denuncia penale, la Procura potrebbe sequestrare i telefonini di mezza Trigoria per ricostruire chi ha passato il video a chi.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA