Walter Sabatini e Luciano Spalletti

“Amo ancora la Roma e spero possa tenere sia Spalletti sia Nainggolan”. L’aveva detto meno di 2 mesi fa Sabatini, più precisamente il 28 marzo scorso durante una conferenza fiume all’Università Roma Tre. Oggi il ds più controverso della storia giallorossa non solo ha convinto Spalletti a seguirlo a Milano, ma affila le lame cercando di riprendere ciò che ha portato a Trigoria in questi anni e scontrandosi con Monchi sul mercato libero. Ieri sui social circolava un fotomontaggio dove diversi big utilizzati per sponsorizzare la nuova maglia della Roma indossavano in realtà la casacca interista.

La Roma non intende rinforzare una diretta concorrente e cercherà di resistere agli assalti per Rüdiger, Emerson, Strootman e Nainggolan. Dall’altra parte, oltre al potere di persuasione di Sabatini nei confronti di giocatori con i quali ancora si sente ancora frequentemente, ci sono i (tanti) soldi di Suning disposto a mettere sul piatto 70 milioni per portarsi a casa la sola accoppiata Rüdiger-Nainggolan. Il tedesco, che Spalletti preferisce a Manolas, ha dato la disponibilità tanto che si parla di un incontro a Ponte Milvio andato in scena un paio di sere fa con la dirigenza nerazzurra. Il belga, invece, è ancora intenzionato a proseguire il suo rapporto con la Roma (al netto dell’adeguamento) e in caso di addio preferirebbe la corte di Conte e Mourinho. La battaglia di Sabatini a Pallotta (i due non si sono certo lasciati con baci e abbracci) si sposta anche sul mercato libero. Nel mirino di Roma e Inter rientrano, infatti, Krychowiak e Schick (ieri Monchi a Milano ha incontrato gli agenti della punta ceca della Samp). Inoltre alla Pinetina presto Sabatini troverà il braccio destro Massara, in uscita proprio dalla capitale.

Monchi – che dovrebbe invece riabbracciare Gomez, uno dei suoi uomini più fidati a Siviglia – ha come priorità la scelta del prossimo allenatore. Tutte le strade portano a Di Francesco, ma il ds non ha ancora abbandonato le speranze per Emery e in ballo ci sarebbero ancora Paulo Sousa e un mister X italiano (Mazzarri o Giampaolo?). Intanto il ds spagnolo dice addio definitivamente a Kessie e punterà su Paredes. «Sto crescendo qua e voglio continuare a farlo. Sarei potuto andare alla Juve sia a gennaio che la scorsa estate, ma ho scelto di rimanere qui», ha detto ieri l’argentino a goal.com.

(Leggo – F. Balzani)



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