Walter Sabatini

La Roma è un tessuto complicato ma abituato a rigenerarsi. In campo come negli uffici del potere. Adesso che si è chiusa la sessione estiva del mercato dei calciatori si apre un’altra fase di cambiamenti nella società, che spera entro l’inizio del 2017 di aprire il cantiere dello stadio di Tor Di Valle: il presidente Pallotta sarà a Roma nel giro di qualche settimana per verificare di persona l’avanzamento dell’iter burocratico, al momento sospeso tra Comune e Regione.

COMMIATO – Ma l’aria di rinnovamento parte dall’interno di Trigoria. Dove presto dovrebbe cambiare il direttore sportivo: Walter Sabatini, già orientato a lasciare la Roma dopo il 30 giugno, ha deciso di procrastinare l’addio al prossimo anno ma non andrà oltre. Anzi, potrebbe persino anticipare il commiato se si sbloccasse in tempi rapidi la trattativa tra il Milan e il gruppo cinese che ne sta scalando la proprietà. Sabatini è il primo nome pensato dalla nuova gestione per il rafforzamento della compagine dirigenziale. A Milanello peraltro troverebbe Vincenzo Montella, a cui avrebbe voluto affidare la panchina della Roma nel 2012.

SCAMBIO – Curiosamente Sabatini completerebbe uno scambio tra manager tra Milan e Roma. Perché a Trigoria entro metà settembre si insedierà Umberto Gandini, già direttore organizzativo rossonero e uomo di fiducia di Galliani. Gandini, apprezzato personalmente da Pallotta, ha accettato l’offerta della Roma anche in considerazione del ribaltone societario di casa Berlusconi. Sarà l’erede di Italo Zanzi con la qualifica di amministratore delegato, o Ceo per dirla all’americana: si occuperà dunque di rapporti internazionali, soprattutto con l’Uefa dove ha stabilito negli anni relazioni importanti, e delle riunioni di Lega.

SOSTITUZIONI – E Sabatini come verrà rimpiazzato? Pallotta sta valutando. Di sicuro il successore non sarà Franco Baldini, ex direttore generale della Roma, che oggi lavora come consulente di mercato per tante società e in questa campagna trasferimenti ha favorito l’arrivo a Trigoria di Vermaelen e Fazio sfiorando il colpo dell’ultimo giorno: Wilshere. Baldini resterà un free lance dei mediatori, senza legarsi ad alcun contratto di esclusiva. E così la Roma, avvalendosi delle sue consulenze e delle segnalazioni di altri professionisti, sembra volersi garantire il futuro con la struttura già funzionante: il direttore sportivo potrebbe diventare Ricky Massara, oggi alter ego di Sabatini, con il contributo di Federico Balzaretti, già molto attivo, e degli altri collaboratori Fioranelli e Vallone. Continuerà a vivere a stretto contatto con la squadra anche Alex Zecca, con il suo innovativo database, in quanto referente americano della proprietà. Ed è saldo sulla sua poltrona Mauro Baldissoni, che ha assunto per qualche mese il ruolo di a.d. in aggiunta a quello di direttore generale.

ALLENATORI – Resta infine da decifrare il futuro tecnico. Luciano Spalletti gode della totale fiducia di Pallotta ma non ha ancora accettato di rinnovare il contratto in scadenza, preferendo rinviare la negoziazione. A Trigoria sono convinti che presto la firma arriverà, perché la sintonia tra dirigenza e allenatore è buona. Del resto è bizzarro che Spalletti, allenatore in carica, abbia un contratto più breve dell’allenatore esonerato, Rudi Garcia, in scadenza nel 2018. E a proposito: un mese fa Garcia ha rifiutato l’incarico di ct del Belgio. Divergenze economiche e gestionali, sembra. Al suo posto la federazione di Bruxelles ha poi ingaggiato lo spagnolo Roberto Martinez.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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