Azzerate le percentuali di partenza di Rudiger, a restare in bilico è Manolas: in difesa è lui il sacrificabile per la Roma. Lo Zenit gli gli fa la corte e ha avviato i contatti con il procuratore, ma sulla scrivania di Monchi non è arrivato nulla. Se fino a qualche tempo fa si stava trattando il rinnovo di contratto con il giocatore, la situazione adesso è in stand-by e, visto chela scadenza recita 2019, potrebbe essere l’indiziato numero uno per lasciare la capitale in estate. Anzi, numero due. Perché Salah sarà la prima cessione dei giallorossi, che per sistemare i conti entro il 30 giugno hanno fretta di concludere l’affare con il Liverpool, senza però svendere l’egiziano. L’agente Ramy Abbas era a Londra ieri per un appuntamento con il club inglese, con cui si continua a parlare. Il countdown per la cessione non è partito ufficialmente, la prossima settimana potrebbe essere quella giusta, ammesso che i Reds accontentino le richieste economiche della Roma. La presenza dell’intermediario in Inghilterra potrebbe fungere da accelerante ad una trattativa che è prossima al decollo. Salah via, Rudiger non si muove: le leggi di Monchi sono chiare. Il tedesco è seguito dall’Inter, ma incatenato a Trigoria: «Ho letto di queste voci. Con Spalletti ho un buon rapporto, ma se dovessimo credere a tutto quello che viene detto, sarei dovuto andare via già la scorsa stagione. Invece sono qui. Ho delegato mio fratello di occuparsi di queste cose, così posso concentrarmi sulla Confederations Cup, indipendentemente dal fatto che ci siano o meno richieste. Curiosamente anche Manolas è spesso accostato ai nerazzurri…».
La differenza sta nel fatto che il greco può partire a fronte di un’offerta congrua, mentre su di lui c’è il veto del diesse giallorosso, troppo sincero per smentirsi. Kostas, oltre al contratto breve, ha un caratterino niente male che spesso lo ha portato a scontrarsi con i compagni di squadra: l’ultimo vis a vis c’è stato con Dzeko, ma in passato si era attaccato con Perotti in allenamento e in generale non ha legato molto col gruppo. È l’uomo in bilico di questa Roma. Ne hanno discusso, tra le altre cose, Monchi e Di Francesco nel lungo meeting di mercato andato in scena prima e dopo la conferenza di presentazione del tecnico, concordando il da farsi/dirsi. Ieri si sono incrociati di nuovo a Trigoria, ma la giornata di Eusebio è stata dedicata alle riunioni con lo staff tecnico per organizzare il lavoro estivo. Con la speranza di poter (ri)allenare Pellegrini, cercato anche da Milan (Montella spinge per averlo), Juventus, Inter e Chelsea. La Roma è convinta di chiudere, ma non ha ancora trovato l’accordo economico con il giocatore e deve farlo entro il 30 giugno, quando scadrà la clausola per il diritto di riacquisto. New entry, intanto, in infermeria: l’ex Juventus Causarano sarà il responsabile sanitario al posto di Riepenhof, mentre Del Vescovo resterà in qualità di medico sociale.
(Il Tempo – E. Menghi)
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