Fissando il prezzo, 15 milioni se lo si vuole portare via a gennaio, la Samp aveva visto lungo. Perché puntuale è scoppiato il caso Torreira, con una fuga in avanti del suo procuratore, Pablo Betancour, che ha indispettito non poco per tempi e modi il club blucerchiato. La dirigenza non ha gradito e oggi potrebbe esserci una risposta ufficiale all’agente. Intanto però vanno registrate le sue parole che, in sede di trattativa per il rinnovo del contratto (con adeguamento dell’ingaggio e estensione dei tempi di scadenza dell’intesa), non promettono nulla di buono. Ieri il procuratore ha affermato: “Fino a questo momento non ci sono stati contatti con la Roma. Sui giornali però ho letto dell’interesse da parte del club giallorosso. Il mio assistito è un giocatore molto duttile, di qualità e quantità. Bravo a giocare nelle due fasi. Ha solo 20 anni e in una squadra che gioca bene al calcio può dare molto“. In effetti Torreira ha avuto un ottimo impatto con la serie A, ha tante richieste da parte di club italiani e stranieri, e per certo non aveva bisogno dello spot pubblicitario del suo agente. Che però, in questa intervista, ha aggiunto: “La sua cessione a gennaio è possibile. Perché noi non abbiamo rinnovato con la Samp e l’obiettivo sarebbe quello di andare in un altro club. Della sua valutazione non parlo, la fa il club di appartenenza. Sono al corrente però che ci sono tante squadre estere interessate al giocatore“. Parole che farebbero presagire ad una rottura con la Samp. In realtà probabilmente vanno catalogate come una classica schermaglia per avere sin da subito più soldi, in attesa magari di una futura cessione. Non c’è da stupirsi, i procuratori quando si tratta di rinnovare i contratti sanno fare il loro mestiere, se non fosse che la Samp aveva già messo in conto di dover fare un deciso sacrificio per arricchire lo stipendio del suo centrocampista.
Torreira infatti, portandosi dietro l’ingaggio che aveva a Pescara, guadagna 120 mila euro netti a stagione, davvero poco rispetto al suo potenziale e al rendimento offerto in campo. I dirigenti blucerchiati avevano già previsto di portarlo a 600 mila euro all’anno, il problema è che il procuratore ha chiesto molto di più, una cifra vicina al milione e questo, in prima battuta, ha impedito di trovare un accordo. Ciò non significa però che fra le due parti ci sia stata rottura, come è una forzatura affermare che non c’è stato il rinnovo, visto che l’attuale contratto che Torreira ha con la Samp scade nel giugno 2020, cosa che contribuisce, se il club blucerchiato dovesse irrigidirsi, a blindare il giocatore. A Corte Lambruschini sono convinti che questa fuga in avanti dell’agente si ridimensionerà e che la vicenda tornerà presto nei confini naturali. Qualora però la situazione dovesse precipitare, la Samp a chi ha chiesto informazioni sul giocatore (Roma, Siviglia, Porto) ha già fatto sapere che per il suo cartellino serviranno 15 milioni di euro, cosa che permetterebbe una decisa plusvalenza, visto che la Samp lo ha pagato 1 milione e 600 mila euro, con l’unico obbligo di dover dare al Pescara un 20 per 100 della futura rivendita. La cessione dell’uruguaiano non è una priorità, l’idea iniziale era quella di tenerlo almeno sino a giugno, ma se Torreira dovesse puntare i piedi, a quel punto la Samp potrebbe decidere di puntare su Cigarini, altrimenti in uscita.
(La Repubblica – S. Zaino)
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