Dal Montevideo Wanderers a protagonista in A con la Samp, passando per la palestra della B a Pescara. E’ la parabola di Lucas Torreira, centrocampista appena ventenne, con il futuro sospeso tra un rinnovo complicato e un addio possibile. L’adeguamento dell’accordo fino al 2020 non arriva, Siviglia e Roma si muovono concretamente. Ferrero ha alzato l’asticella a oltre 10 milioni per l’uruguaiano, che prova a fare chiarezza sulla sua situazione a Genova. Senza escludere un addio già a gennaio. Questa l’intervista che il centrocampista blucerchiato ha rilasciato alla ‘Gazzetta dello Sport’.
Ma questo rinnovo arriverà?
«Vedo che se ne parla molto. Io mi devo solo impegnare, lavorare tanto per crescere. La società e il mio procuratore se ne stanno occupando. Sono stato in vacanza, voglio tornare Genova e mettere tutto a posto per essere più tranquillo».
Intanto è protagonista del mercato…
«Può essere perché ho fatto benissimo in quest’ultima annata. Ora voglio solo continuare a dare il massimo».
Si parla di Siviglia e Roma. E’ pronto al grande salto?
«In questo calcio devi essere sempre preparato a ogni cosa. Mi alleno ogni giorno al massimo per questo. Siviglia e Roma sono squadre molto importanti. Se un giorno dovrò andare in uno di questi club, farò certamente il massimo coma ho fatto finora. Ho sempre sognato di giocare in un grande campionato e la gente non si immagina quanti sacrifici abbia fatto con la mia famiglia per arrivare fin qui. Se queste squadre si sono interessate a me è grazie ai miei compagni e allo staff tecnico, che ringrazio per il supporto e la fiducia».
Quindi cosa la aspetta nel prossimo futuro?
«Il mio agente Pablo Bentancur vuole il meglio per me. Ripeto, con la società vogliamo trovare presto una soluzione per la mia tranquillità. Sono arrivato a Genova che non ero nessuno e se dovrò andarmene lo farò dalla porta principale».
Resta da sciogliere il nodo contratto. C’è qualcosa che non va nel suo accordo con la Sampdoria?
«Due anni fa sono arrivato con un problema nel contratto ed è arrivato il momento di risolverlo. Come calciatore metto il cuore in campo ogni domenica per la Sampdoria. Penso di meritare attenzione. Non voglio passare da cattivo, ho cinque fratelli che voglio aiutare in tutto e per tutto. La Sampdoria è parte importante della mia vita e ringrazio i tifosi per tutto l’affetto, senza di loro sarebbe stato difficile continuare. Prima di tutto sono una persona onesta. E’ l’ultima volta che parlerò di questo tema, il mio procuratore si occuperà di tutto nel rispetto del club e tifosi».
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