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Rassegna stampa

Sarri apre la giostra. Fonseca è in crisi, la Roma valuta i possibili eredi. L’ex Juve in pole

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA SARRI – Il giorno dopo, sembra essere una finestra sul futuro. I colloqui al vertice che ci sono stati ieri a Trigoria, dopo la sconfitta con il Napoli, infatti, hanno riportato Paulo Fonseca sulla graticola, scrive La Gazzetta dello Sport. Il problema, d’altronde, non è circoscritto solo alla sfida dell’Olimpico, che ha visto allontanarsi, per la Roma, quello che è il dichiarato obiettivo stagionale, cioè la zona Champions.

I dirigenti, che hanno il «feedback» con la pancia della squadra, sanno che gli stessi giocatori hanno perplessità sulla formazione schierata contro la squadra di Gattuso, così come sulla preparazione fisica, per non parlare del problema ormai endemico negli scontri diretti con le grandi (0 vittore, 3 pari e 5 sconfitte in questa stagione). Proprio per questo – in attesa dell’Europa League, che potrebbe anche finire in gloria – la posizione dell’allenatore portoghese vacilla, nonostante abbia il forte appoggio del general manager, il connazionale Tiago Pinto.

Se Massimiliano Allegri è il convitato di pietra su tante panchine, il club sa come la disponibilità di massima che ha dato è la stessa fornita ad altre società. Il progetto dei Friedkin, però, non è di costruire un «instant team» pronto a vincere subito (al giugno scorso i debiti oscillavano intorno ai 300 milioni, le perdite a 202 e anche il prossimo fatturato difficilmente sarà superiore a 150 milioni), ma quello di far crescere la Roma puntando sui giovani.

In questo senso, pur non precludendosi alcuna possibilità, gli «screening» e gli algoritmi di valutazione, di cui la dirigenza si avvale, danno molto rilievo alla figura di Maurizio Sarri. L’ex allenatore di Juve, Chelsea e Napoli, infatti, ha il profilo giusto per far crescere talenti, avendo nel contempo acquisito un profilo internazionale, come dimostra la conquista della Europa League con la squadra di Londra.

La partita, però, è aperta in molti sensi, perché i profili seguiti sono vari, la maggior parte dei quali, appunto, hanno il minimo comun denominatore nella capacità di lavorare con la linea verde. Perciò sono tenuti d’occhio anche profili interessanti come quelli di Juric (che peraltro piace a diverse società) e Nagelsmann, attuale allenatore del Lipsia, che però sarebbe in «pole position» per andare al Bayern Monaco qualora Flick lasciasse il club bavarese Monaco per approdare alla guida della nazionale tedesca.

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I giochi, però, sono ancora tutti da fare. Certo, l’immagine del presidente Friedkin che scuote la testa durante la partita di domenica è diventata virale, ma la proprietà sa bene come Fonseca abbia una clausola che lo confermerebbe in caso approdo in Champions. Un’altra variante è Charles Gould e la sua Retexo, la società di consulenza a cui i Friedkin si sono affidati per scegliere Pinto e che avevano attivato anche quando pensavano alla sostituzione di Fonseca, a inizio stagione.

Da lì, perciò, possono arrivare anche sorprese impreviste. Morale: per adesso non c’è al vertice l’idea di esoneri, ma le frasi di Fonseca nel dopo partita («mancanza di motivazioni, non essere all’altezza delle altre grandi, blocco psicologico») sono parse quasi una resa. Quanto basta per considerare a fine stagione l’addio di Fonseca (che peraltro piace ad altri club, dal Benfica al Napoli) molto più di una possibilità.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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