Giù le mani da Maurizio Sarri. E’ questa la reazione compatta dei tifosi del Napoli alle voci di un interessamento della Roma per sostituire Luciano Spalletti. “E’ intoccabile”: sui social i commenti si sprecano, quasi a voler esorcizzare il pericolo di un nuovo addio dopo quello di Gonzalo Higuain. Sarri, per il pubblico del San Paolo, è qualcosa in più di un semplice tecnico: è la garanzia di un progetto che vuole coniugare vittorie e spettacolo, ma soprattutto un simbolo d’appartenenza tanto che non mai nascosto la sua passione per Napoli, dove è nato prima di trasferirsi in Toscana. I risultati ovviamente hanno aiutato: la sua gestione è caratterizzata da una crescita costante. E’ riuscito a rimediare pure all’infortunio di Milik, inventandosi Mertens centravanti, una delle intuizioni più riuscite dal punto di vista tattico dell’intera serie A.
PEZZO PREGIATO Logico – dunque – che possa diventare un pezzo pregiato del mercato degli allenatori. Franco Baldini, consulente di Pallotta, ha un debole sportivo per Maurizio Sarri. I due, tra l’altro, sono praticamente vicini di casa. Figline Valdarno e Reggello distano poco più di 10 chilometri e i figli hanno pure lavorato insieme. Gli indizi, però, si scontrano contro il muro eretto da De Laurentiis che ha blindato il suo condottiero la scorsa estate, quando ha firmato un contratto fino al 2020 (2+2). Sarri ha la possibilità di liberarsi soltanto nel 2018 pagando una clausola rescissoria da 8 milioni di euro e non al termine di questo campionato.
FEELING IN SOSPESO Solo una rottura del rapporto da parte del Napoli potrebbe modificare la situazione, ma lo scenario appare improbabile considerando l’ottimo momento degli azzurri. E’ migliorato tra l’altro pure il rapporto con De Laurentiis: il grande gelo del post Madrid ha lasciato il posto ad un confronto privato (avvenuto dopo la vittoria dell’Olimpico proprio contro i giallorossi) e ai numerosi attestati di stima che il presidente gli ha riservato in queste settimane. Ci sarebbe pure la promessa di un mercato importante con la conferma dei pezzi pregiati, Insigne e Mertens in primis, per puntare con forza allo scudetto. Sarri si è esposto: “I protagonisti del ciclo devono restare tutti”. Lui in testa ovviamente. Per i tifosi è una garanzia.
(Il Messaggero – P. Tina)
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