Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato del match di stasera contro la Roma e del suo futuro. Queste le sue dichiarazioni:

Troverete una Roma avvelenata dopo l’eliminazione dall’Europa League?
Non meritavano di uscire. La loro voglia di reagire sarà un problema in più per noi. Ci sarà stata un po’ di delusione, ma avranno l’’intenzione di rifarsi subito. Dovremo solo approfittare del fatto che vengono da tante partite giocate negli ultimi tempi, quindi avranno meno lucidità e freschezza, ma hanno sempre tanti giocatori di qualità, anche se faranno turnover. Se i ricambi sono Paredes ed Emerson Palmieri il livello è sempre alto. Spero che risentano dell’’impegno di giovedì”.

Lei viene accostato a diverse panchine importanti, compresa la Roma…
Se dovesse succedere, se dovessi ricevere un’’offerta, se ci fossero le condizioni giuste per tutti, me compreso, potrei prenderla in considerazione. Io so di vivere oggi in un ambiente dove l’’obiettivo è far crescere i giovani, dove ci sono programmi ben precisi. Il fatto di essere accostato alla Roma personalmente è un onore, ma oggi c’è un grande allenatore che secondo me si dovrebbero tenere stretto. So bene come lavora Luciano e lo stimo molto”.

Si sente pronto per la panchina di un grande club?
Io faccio questo lavoro per poter raggiungere questo obiettivo. Posso ambire ad arrivare in una grande squadra, anche se oggi ho la serenità di vivere in un ambiente dove sto bene, che mi piace. Io finora ho sempre deciso con la società le scelte per il futuro, non ho paura di affrontare qualcosa di più importante. L’’ho fatto anche da calciatore, quando ho compiuto questo percorso fino a ventisette anni e poi sono passato in un club con altri traguardi”.

Che idea si è fatto del rapporto Totti-Spalletti?
Faccio fatica a giudicare e non mi vorrei esporre. Io ho imparato come si gestiscono le situazioni da allenatore. Francesco ha fatto una grandissima carriera, ma quello che giudica le sue condizioni e fa le scelte è l’’allenatore e solo lui sa quali sono le motivazioni. Dico questo con l’’affetto che mi lega a Totti e a Spalletti, una persona che ricordo con piacere”



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