(Il Tempo – E. Menghi) Tradito dalle sue stesse parole. Schick è andato su tutte le furie per un’intervista rilasciata oltre un mese fa (ma circolata sul web nelle ultime 48 ore) al magazine Reporter, a cui ha rivelato particolari scottanti sul suo passato e il rapporto con Giampaolo alla Sampdoria, ma soprattutto sul suo possibile futuro lontano da Roma. Le ambizioni non costituiscono reato, ma immaginare un domani «nei club più importanti – dice – dove posso essere pagato di più, come il Real Madrid, il Barcellona o il Manchester United» è un peccato d’ingenuità. Lunedì sera sono uscite le dichiarazioni e al risveglio ieri mattina Patrick si è sfogato su Instagram: «Chi ha tradotto la mia intervista non capisce un ca… di ceco».
La Roma ha richiesto una nuova trascrizione dal testo originale, ma la sostanza non è cambiata e non è servita a scagionare l’attaccante, che smaltita la rabbia ha fatto retromarcia sui social: «Mai pensato di andare via, ho in testa solo una cosa: dare il massimo per la Roma!». Il giocatore aveva chiesto il consenso per rilasciare l’intervista in patria, ottenendo dalla società un sì a distanza in buona fede. La conseguente bufera è stato un fuori programma con cui Schick sta facendo i conti: Monchi ieri ha telefonato al ragazzo e lo ha invitato ad avere maggiore cautela nel rapporto con i media, il confronto con Di Francesco arriverà, probabilmente, domani alla ripresa degli allenamenti. E il club potrebbe anche multarlo. Patrick non si è preso giorni liberi e ha continuato la riatletizzazione (ieri in palestra), integrando esercizi per misurare il dolore con cui convive da qualche giorno. Eusebio lo aspetta (forse) per il derby, oltre che per la tirata d’orecchie.
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