Patrik Schick

(Il Messaggero – G. Lengua) “Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’”. Come nel testo di un’immortale canzone di Lucio Dalla, i giorni che precedono la fine dell’anno danno a tutti l’occasione per tracciare un bilancio dei traguardi raggiunti, degli obiettivi falliti e di individuare i propositi verso i quali rivolgere gli sforzi nell’anno che verrà. Oggi Patrik Schick partirà titolare nel match casalingo contro il Sassuolo, sarà sul fianco destro di Edin Dzeko per curare il mal di gol che affligge la Roma da qualche tempo. È la terza volta in campionato e la quarta assoluta negli ultimi venti giorni; nella sua mente la ferma intenzione di ripagare la fiducia di Di Francesco con una grande prestazione.Ma non solo.

QUALCOSA NON VA – Le riflessioni di fine anno dell’attaccante ceco non possono non ripercorrere una stagione che ha cambiato il corso della sua carriera: le luci della ribalta conquistate a suon di reti con la maglia Sampdoria (13 gol totali, 7 segnati nel 2017), l’inizio estate vissuta da uomo mercato con i corteggiamenti delle big del calcio italiano, la cocente delusione di essere scartato dalla Juventus per un problema cardiaco poi risolto e l’approdo a Roma con una trattativa lampo negli ultimi giorni di calciomercato. Da lì in poi la sua vita si è tinta di giallorosso, sebbene Patrik abbia indossato con continuità la maglia della Roma solo nell’ultimo mese. L’infortunio muscolare che lo ha tenuto fermo fino a metà novembre gli ha impedito di integrarsi al meglio con il gruppo. Ora che il fisico è tornato a posto, Di Francesco gli sta dimostrando grande fiducia, ma Schick ha qualcosa da farsi perdonare: il gol fallito all’Allianz Stadium contro la Juventus è una ferita aperta nel cuore dei tifosi, che Patrik non vede l’ora di guarire con le sue prestazioni.

L’ANNO CHE VERRÁ – L’attaccante ceco sa cosa vuole dalla vita, sa di poter crescere ancora, come ha come confessato circa due mesi fa a un magazine sportivo del suo Paese. Le sue spalle sono abbastanza larghe da sopportare il peso di essere arrivato in poco tempo dai campi di provincia al calcio che conta, presentato come l’acquisto più costoso di un club prestigioso come la Roma. Dal 2018 l’ex Sampdoria ha tanto da chiedere come è normale per un calciatore di 21 anni dotato di un talento cristallino: un posto fisso nell’undici di Di Francesco, l’esordio in Champions e tanti gol per aiutare la Roma ad arrivare il più in alto possibile in classifica. I problemi di questi ultimi mesi, Patrik spera di lasciarseli alle spalle assieme all’anno vecchio che è finito ormai, e mai più ritornerà.



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