Passi in avanti? Un graduale riavvicinamento? Sarà, ma le misure di sicurezza all’Olimpico non sembrano essersi affatto allentate. Martedì sera, prima della partita tra Roma e Fiorentina, infatti, sono state sequestrate diverse sciarpe con scritte ritenute “offensive” dalle forze di polizia.
Una disposizione già esistente ma applicata con maggior pignoleria dallo scorso dicembre. Così offensive sono state ritenute le seguenti frasi: “Che Dio vi fulmini”; “Lazio m…” e “Odio tutti”. Slogan storici, magari poco eleganti ma non più che folkloristici. Sciarpe peraltro vendute nelle vicinanze dell’Olimpico da banchetti abusivi, in gran parte a ignari turisti stranieri attratti dai colori giallorossi e non certo dal significato della scritta. Fatto sta che nelle zone di prefiltraggio tutti i tifosi hanno dovuto mostrare le sciarpe e ne sono state sequestrate più di una decina, o meglio sono state fatte consegnare nei contenitori dove di solito si lasciano ombrelli o oggetti contundenti.
In molti, su radio e social, si sono lamentati per l’ennesimo trattamento di riguardo da parte delle forze di polizia. «Tra un po’ non faranno entrare nemmeno i cellulari se contengono immagini non consone», uno dei tanti messaggi su Facebook. La vicenda stona ancora di più se commisurata alla decisione recente da parte del Gup del Tribunale di Roma che ha ritenuto non offensivo il coro “giallorosso ebreo” intonato dai tifosi laziali.
(Leggo – F. Balzani)
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