La Juve è stata lentamente sconvolta dalla geometria romantica della Roma, un misto di cuore e ragione permesso dalla routine muscolare e un po’ annoiata della Juve. Ma va anche ricordato che la Roma ha fatto lo stesso campionato della Juve tranne la partita dell’andata. Questo è l’errore di Allegri: era un grande avversario. Andava rispettato fino in fondo, non solo contenuto. A questo punto qualcosa cambia. La Juve è ancora nettamente favorita, ma il campionato che aveva vinto molte domeniche fa è tornato sommariamente in gioco. Ed è arrivata la quinta sconfitta, una più del Napoli, che a questo punto sembra davvero l’avversario che ha perso di più. Non c’è stato all’Olimpico spazio per Totti, quei pochi minuti finali non fanno testo. Sulle sue spalle è rimasto un pieno allo stadio fuori indirizzo. Forse c’è davvero tra lui e Spalletti qualcosa di metafisico e villano, un’ombra surreale che nessuno dei due vuole cancellare. Ma Totti deve essere davvero in condizioni imbarazzanti per stare così sempre fuori. Oppure è fuori Spalletti. Un tempo nel mezzo stava la cosa giusta.
(Corriere della Sera – M. Sconcerti)
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