Paulo Dybala

AS ROMA NEWS DYBALA – Paulo Dybala non offre garanzie: nell’immediato per giocare, dal momento che non si è allenato neanche ieri a Trigoria, nel medio termine sull’intenzione di rimanere alla Roma. Sarà un periodo di grandi dubbi, di sussurri e di ipotesi, scrive il Corriere dello Sport.

De Rossi lo aspetta. Conta di averlo domenica contro il Genoa per difendere il sesto posto e sperare ancora nel ripescaggio Champions. In realtà, dopo averlo portato a Leverkusen, era pronto a schierarlo contro l’Atalanta ma si è sentito rispondere che il muscolo faceva ancora male. E allora, a malincuore, lo ha dovuto escludere dai convocati. Ora si ricomincia. Si spera.

Dybala è il giudice supremo del suo corpo. Se non lo sente a posto, preferisce curarsi per recuperare condizione atletica e sicurezza. Anche quando, come nel caso dell’infortunio contro la Juventus, gli esami strumentali escludono lesioni. Con la Coppa America all’orizzonte, Paulo comprensibilmente vuole stare attento. Ma non vuole neanche abbandonare i compagni e l’allenatore nel momento più delicato. Proverà quindi a essere in campo domenica e anche la settimana successiva a Empoli: senza di lui, come si è notato, la Roma è una squadra diversa.

Ma il problema si pone in prospettiva. Perché Dybala, in caso di mancata qualificazione alla Champions League, sta seriamente valutando l’ipotesi di svincolarsi attraverso la clausola rescissoria da 12 milioni, che scade a fine luglio. I procuratori hanno già offerte allettanti in Arabia Saudita, dove il suo stipendio da 8 milioni non sarebbe un problema, e continuano a scandagliare il mare europeo per comprendere se esistano pesci di alto livello nei tornei più competitivi. In questo senso una Coppa America giocata da protagonista con l’Argentina può essere un’ottima promozione.

Dybala a Roma sta benissimo. Si trovava meravigliosamente con Mourinho e va d’accordo con De Rossi. Ma avvicinandosi ai 31 anni, punta a strappare l’ultimo grande ingaggio della carriera: l’accordo con i Friedkin prevede che nella prossima stagione, allo scoccare del 50% delle presenze, ottenga il rinnovo automatico fino al 2026. Potrebbe non essere abbastanza gratificante, a fronte di un altro anno in Europa League con una squadra profondamente ristrutturata. 

Da parte sua la Roma si sta preparando al possibile addio. Che seguirebbe di qualche settimana quello scontato di Lukaku, di ritorno al Chelsea e poi chissà. In un processo di «ricostruzione», come l’ha definito garbatamente De Rossi, l’abbassamento del monte stipendi è una strada quasi obbligata per consolidare l’equilibrio finanziario.

Per di più Dybala è un magnifico lusso: quando è in forma è uno dei migliori calciatori del campionato, capace di vincere le partite da solo. Tuttavia le sue pause, più o meno lunghe, si ripercuotono negativamente sulla squadra. Da Mourinho a De Rossi, la dipendenza è rimasta evidente: nelle 11 partite di campionato che ha saltato, considerando anche la trasferta di Lecce alla quale ha partecipato per soli 6 minuti, la Roma ha raccolto appena 14 punti.



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