Il nodo della variante urbanistica è la grande incognita che pesa sul progetto del nuovo stadio della Roma, a Tor di Valle. Insomma, mentre il 3 novembre partirà la conferenza dei servizi sul piano attuale, trasmesso dal Campidoglio alla Regione, in assemblea capitolina dovrà essere esaminata una delibera fondamentale per l’esito finale del procedimento. E l’approvazione è tutt’altro che scontata, visto che a dicembre del 2014 la dichiarazione di pubblico interesse passò con il voto contrario del gruppo M5S, Virginia Raggi compresa, con i pentastellati che avevano fortemente criticato «l’eccessiva cubatura» prevista nel progetto di Tor Di Valle. Ci sarà da capire adesso i Cinque stelle, passati nel frattempo dall’opposizione alla maggioranza, come si comporteranno con questo delicato dossier.

GLI INCONTRI James Pallotta, presidente della società giallorossa, incontrerà oggi il presidente della Regione Nicola Zingaretti, a cui parteciperanno il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, e l’assessore regionale all’urbanistica, Michele Civita. Per domani, invece, è annunciata la visita di Pallotta in Campidoglio, per un confronto con la sindaca. Nel vertice si potrebbe parlare proprio di cubature. Il Campidoglio a guida M5S potrebbe chiedere di rivedere il progetto al ribasso, con una riduzione del totale da edificare, prima di procedere alla realizzazione della necessaria variazione al piano regolatore generale vigente. Il 3 novembre, in occasione della prima seduta della conferenza dei servizi, sottolinea Civita, si dovrà «verificare l’iter della variante urbanistica legata al progetto (per questo motivo la Conferenza è di competenza regionale e non comunale), che dovrà essere adottata dall’assemblea capitolina e approvata entro il termine dei 180 giorni. Sempre nel termine dei 180 giorni – aggiunge l’assessore regionale – dovranno essere espletate anche le procedure di valutazione ambientale strategica (Vas) e di valutazione di impatto ambientale (Via)». Il Campidoglio aveva spedito alla Regione il progetto lo scorso 30 agosto, privo però del parere di conformità alla delibera sull’interesse pubblico. Il Comune in quell’occasione rimandò la discussione nel merito alla conferenza dei servizi, ma la Regione, allora invitò il Campidoglio a «esplicitare entro il 6 settembre una eventuale mancanza di interesse pubblico». La sera del 6 settembre alla Regione sono arrivati «ulteriori contributi» sul progetto in esame, con il rinvio della conferenza dei servizi al 3 novembre.

(Il Messaggero – F. R.)



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