Diego Perotti

(La Repubblica – F. Bocca) Quando Edin Dzeko ha messo a segno la sua spettacolare doppietta – botta al volo prima e colpo di testa poi – lo Stamford Bridge si è trasformato all’improvviso nell’Olimpico. Mentre Antonio Conte, nel più classico dei cliché, ha cominciato a imprecare, furioso per lo smacco di un Chelsea andato in vantaggio di due gol e poi furiosamente rimontato e addirittura sorpassato da una Roma coraggiosa e addirittura veemente.

Ubriaca di gioia e con la delusione della sconfitta del Napoli ormai cancellata e alle spalle, vincere per la Roma sarebbe stato forse addirittura troppo e alla fine il gol di Hazard, autore anche lui di una doppietta da grande campione, accontenta tutti e fa guardare al futuro in Champions con grande ottimismo. Un altro bel gol infatti la Roma lo ha segnato con lo 0-0 che il Qarabag è riuscito a strappare all’Atletico Madrid, e dunque adesso la Roma è saldamente seconda (dietro il Chelsea a 7) con 5 punti, e 3 di vantaggio su Simeone & C. Nessuno si sarebbe aspettato quando fu fatto il sorteggio che la partita di Stamford Bridge si sarebbe trasformata in un’iniezione di adrenalina così forte. Se la Roma in campionato qualche sofferenza ce l’ha in Champions League va ben oltre le previsioni. Di Francesco non ha rinunciato, nel suo stile, al piacere della sorpresa. A parte la carta Gonalons già giocata in Champions League senza grande successo e però ripetuta con grande fiducia, ha inserito addirittura il 20enne Gerson, gettandolo nella mischia dello Stamford Bridge. Il ragazzo non ha risentito particolarmente dell’emozione, e così si è evitato di spremere troppo Florenzi.

Il Chelsea di Antonio Conte – che come promesso all’ingresso è andato subito ad abbracciare De Rossi e altri giocatori – non ha preso subito in mano il pallino del gioco, e si è trovato addirittura ad andare in gol come se giocasse di rimessa e fosse paradossalmente al posto della Roma. Dovendo riprendere per i capelli un Chelsea che se la passa male, almeno in Premier League, l’ex ct azzurro ha rafforzato la difesa e spostato addirittura David Luiz a centrocampo. Il brasiliano lo ha ripagato subito con un gol spettacolare, e su azione veloce Morata-Hazard il Chelsea ha raddoppiato una partita incredibile che poteva diventare un altro pericoloso scossone al fragile equilibrio della Roma. Il fatto è che in quel mentre Nainggolan e Perotti ci avevano provato parecchioe messo addirittura alle corde il Chelsea. Ma in una mezzora la Roma ha rovesciato completamente la situazione: gol di potenza e di classe di Kolarov, gran gol al volo di Dzeko su lancio lunghissimo di Fazio manco fosse Totti, e ancora Dzeko di testa su punizione di Kolarov. Hazard ha riportato il risultato in una normalità accettabile per entrambe, e soprattutto per il bene delle coronarie del povero Conte.



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