Negli ultimi anni gli affari di mercato tra Roma e Milan sono diventati sempre più frequenti: basti pensare a quando lo stesso Galliani, con l’ok dell’ormai ex ds giallorosso Sabatini, si presentò al cancello di casa di Mattia Destro all’Eur per convincerlo a trasferirsi a Milanello. O quando il Milan ottenne il prestito del prodotto della cantera Barcellona Bojan Krkic, che fece flop sia nella Capitale che sotto la Madonnina.

Gli ultimi passaggi di maglia da una sponda all’altra hanno portato anche a notevoli flussi di denaro: il difensore Romagnoli e il centrocampista Bertolacci sono passati in rossonero nell’estate 2015 e il Milan ha versato nelle casse giallorosse 45 milioni di euro (più bonus legato alla percentuale di una possibile di rivendita del primo), una robusta boccata d’ossigeno per il bilancio di Trigoria; El Shaarawy è arrivato a Roma nel gennaio scorso con la formula del prestito ed è stato poi riscattato a giugno versando 13 milioni.

Ma due ex illustri sono fuori dal campo: sulla panchina del Milan siede Vincenzo Montella, sette stagioni e mezzo da giocatore romanista con uno scudetto vinto nel 2001 e per due anni tecnico delle giovanili di Trigoria (negli ultimi tre mesi anche allenatore della prima squadra). All’Olimpico l’ex Aeroplanino è già tornato 7 volte da ex, vincendo solo in 2 occasioni, entrambe alla guida della Fiorentina, dopo 3 anni di tabù.

Poi c’è il nuovo Ceo giallorosso è Umberto Gandini, 23 anni in rossonero come direttore responsabile delle attività della squadra. Ex dirigente Mediaset, è stato a lungo il braccio destro di Galliani e negli ultimi anni è stato anche il «ministro degli esteri» rossonero per i suoi ruoli nell’Eca, nell’Uefa e nella Fifa.

(Il Giornale)



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