Daniele De Rossi

(Corriere della Sera – G. Piacentini) La doppia buona notizia del ritorno nella lista dei convocati per la gara col Torino di Patrick Schick e Gregoire Defrel (andranno entrambi in panchina) è stata subito oscurata dal forfait di Federico Fazio, che mette nei guai Di Francesco e crea una vera e propria emergenza nel reparto centrale difensivo della Roma, già priva dell’infortunato Manolas. Il difensore argentino durante l’allenamento di rifinitura ha accusato dolore alla caviglia sinistra, dovuto ad una distorsione subita nei minuti finali della gara di mercoledì scorso contro il Chelsea a Londra. Fazio ha provato in questi giorni ad allenarsi, ma ieri ha dovuto alzare bandiera bianca. A Torino, quindi, ci saranno solamente due centrali di ruolo, oltre a Castan che però non ha ancora giocato nemmeno un minuto in gare ufficiali: Juan Jesus, che a Londra ha vissuto una delle peggiori serate da quando veste la maglia giallorossa, e il messicano Moreno, finora mai titolare. Di Francesco, che già sapeva delle difficoltà dell’argentino, aveva parlato in conferenza stampa proprio della possibilità di vedere dal primo minuto l’ex difensore del Psv, finora utilizzato per 27 minuti complessivi in stagione: 11 col Verona e 16 con l’Udinese, gara in cui è stato protagonista in negativo del gol bianconero. «Moreno potrebbe partire titolare – le parole dell’allenatore – Sta lavorando bene, sta capendo la mia idea di calcio, magari veniva da un campionato dove si giocava più con l’uomo e questo non lo voglio. Sta migliorando e non escludo che possa scendere in campo».

A meno di soluzioni a sorpresa, l’arretramento di De Rossi o l’inserimento di Castan, toccherà proprio a Moreno fare coppia con Juan Jesus. Quello al centro della difesa non è l’unico dubbio per Di Francesco, che dovrà decidere se confermare in cabina di regia Gonalons o riproporre titolare De Rossi. Sempre a centrocampo Nainggolan, Pellegrinie Strootman sono in lizza per due maglie. Davanti, nonostante il ritorno di Schick e Defrel, si riparte da Edin Dzeko, che avrà al suo fianco Perotti (convocato con la nazionale argentina) ed El Shaarawy, con Florenzi arretrato in difesa per concedere un turno di riposo a Bruno Peres. Con la doppietta a Londra, il centravanti bosniaco ha evocato paragoni eccellenti. Soprattutto il suo primo gol, ha ricordato quello realizzato da Batistuta a Parma nell’anno del terzo scudetto. «Sono due giocatori differenti – ancora Di Francesco – Batistuta era più un attaccante d’area, con il tiro ti spaccava la porta. Dzeko gioca di più con la squadra ed è bravo a far segnare anche gli altri».



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