Qualcosa si muove. A ritmo prevedibilmente lento comincia a prendere forma il mercato romanista di gennaio, che ieri sera ha mosso i primi passi registrando l’addio (ma forse è solo un arrivederci) di Iturbe, partito alla volta di Torino in attesa di sbrigare la consueta prassi burocratica per l’ufficialità del passaggio in granata. Dopo aver salutato i compagni a Trigoria, l’argentino si è imbarcato pronto ad iniziare una nuova avventura, che però verrà ratificata soltanto se si concluderà positivamente l’ultima parte dell’operazione concordata tra i club. Nelle prossime ore infatti è prevista la chiusura della trattativa per Iago Falque, su cui il Torino eserciterà il diritto di riscatto anticipato (la scadenza era fissata per giugno) a 6 milioni. Quando arriverà il via libera, tutte le parti in causa potranno dirsi soddisfatte: la Roma avrà a disposizione la liquidità necessaria per gli affari rimasti in stand by, risparmiando anche l’ intero ingaggio fino a giugno di Iturbe (che si trasferirà in prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 12,5 milioni), mentre il Torino inserirà un’altra pedina nel reparto offensivo ottenendo anche uno sconto di 500 mila euro sul riscatto preventivato di Iago Falque. Aspettando poi Skorupski in estate: c’è un accordo sulla parola raggiunto a circa 7 milioni.

Adesso la Roma potrà garantirsi maggiori sicurezze per affrontare la seconda fase. Dopo il colloquio andato in scena tra il ds Massara e Spalletti, si è intrapresa la decisione comune di concentrare i primi sforzi su un attaccante esterno in grado di coprire il vuoto numerico lasciato da Iturbe e l’assenza momentanea di Salah. Senza il rischio di correre in fretta ai ripari (il tecnico preferirebbe aspettare anche qualche giorno in più pur di centrare un obiettivo migliore) la Roma si muove su più tavoli. Lo spagnolo Jesè del Psg rimane in prima linea, anche se dalla Francia non arrivano segnali per un’immediata chiusura dell’affare. Non tanto per la volontà della società parigina, quanto per le indicazioni arrivate dall’entourage del ragazzo, disposto ad attendere ancora pur di ricevere l’offerta migliore. Nel frattempo quindi rimangono aperte altre vie tra cui quella dell’altro spagnolo Deulofeu, finito nella lista delle cessioni dell’Everton. Massara sta monitorando la situazione del giocatore (richiesto anche dal Milan), vecchio pallino dell’ex ds giallorosso Sabatini e di quello del Siviglia Monchi, che lo portò in Andalusia per una stagione dopo la prima deludente parentesi in Premier League sempre nel club di Liverpool. Il nodo in questo caso però rimane l’alta valutazione della società inglese, disposta a trattare soltanto con la formula della cessione a titolo definitivo. Considerando le difficoltà registrate durante i sondaggi per El Ghazi e Depay (l’olandese dello United guadagna più di 4 milioni netti a stagione) e i dubbi sul baby Musonda, ogni ipotesi verrà mantenuta in ghiaccio con la speranza che le richieste possano ulteriormente abbassarsi nelle settimane a venire. Un discorso valido anche per l’arrivo di un altro centrocampista, ritenuta però un’operazione secondaria e plausibile soltanto a determinate condizioni. Almeno in questo caso, il tempo non sarà tiranno.

(Il Tempo – A. Serafini)



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