(Il Messaggero – U. Trani) Il debutto più atteso, quando meno te lo aspetti. Nella Roma e anche nel nuovo anno. E soprattutto a sorpresa. Chi sarà nel pomeriggio allo stadio Mazza si toglierà pure questa curiosità, perché avrà finalmente la possibilità di vedere Jonathan Cristian Silva in campo, da titolare e con la maglia giallorossa. «A sinistra giocherà un mancino: lui o Luca Pellegrini». L’annuncio di Di Francesco, prima di salire sul treno per Ferrara, spiazza la platea di Trigoria. Resta a casa Kolarov che, in questa stagione ha battuto il record di minuti della sua carriera: 3.601, avendo saltato solo le gare contro il Bologna all’andata, contro il Torino in Coppa Italia e contro l’Udinese al ritorno. Ma a sostituirlo non saranno i soliti: Peres spostato sulla fascia non di competenza o Jesus adattato sull’esterno, cioè le soluzioni che l’allenatore ha usato dopo l’addio di Moreno a gennaio. Tocca, invece, all’argentino con passaporto italiano che Monchi, dopo aver ceduto Emerson al Chelsea, ha voluto nella Capitale per sistemare numericamente la rosa. E’ arrivato in prestito e chissà se resterà: il riscatto obbligatorio sarebbe scattato in automatico alla presenza numero 7 (costo dell’operazione, in caso di acquisto: 5,7 milioni).
LUNGA ATTESA – Inizia solo oggi, però, la sua avventura che, al massimo, sarà di 5 gare. Perché in Champions non è nemmeno convocabile, avendola giocata con la maglia dello Sporting Lisbonanella fase a gironi. Ha sfidato la Juve sia a Torino che a Lisbona, dove è partito dall’inizio nella gara di ritorno pareggiata 1 a 1. E’ la sua grande chance. In palio la conferma, magari al fotofinish. Silva, con il 33 sulle spalle (il numero che gli ha lasciato proprio Emerson), ha dovuto attendere quasi 3 mesi. A frenarlo l’operazione al ginocchio destro di metà novembre (intervento chirurgico evitabile, tra l’altro, con una terapia conservativa): lesione del legamento mediale. L’ultima presenza è, insomma, lontana. Sono passati più di cinque mesi: il 16 novembre giocò 12 minuti nella Taça de Portugal nel match vinto per 2-1 contro il Famaliçao. Prima di quel match, ne ha giocati altri 12: 6 in campionato e 4 in Champions (2 da titolare) e 2 nelle coppe portoghesi. Jonathan, 23 anni, ha corsa e tecnica. Sa stare nella linea a 4 e anche più avanti da esterno di centrocampo. Il ragazzo di La Plata è giocatore di personalità. Si vede da come parte in dribbling e da come si rapporta con gli avversari e con i compagni. A 20 anni ha debuttato nella Seleccion: 12 minuti nell’amichevole con la Croazia.
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