(Il Messaggero – B. Saccà) Partite del genere offrono una gamma di indicazioni e di consigli. Spesso contrastanti, tra l’altro. I pareggi senza gol, del resto, possono raccontare difese perfette e attacchi incerti, oppure squadre prive di idee, o ancora portieri baciati da tonnellate di fortuna. Comunque, ieri pomeriggio, l’Atletico Madrid di Diego Simeone non è andato oltre il pari per 0-0 allo stadio Mestalla contro il Valencia ed è rimasto solo quinto in classifica nella Liga. Dopodomani sera affronterà la Roma di Di Francesco all’Olimpico nella prima gara della fase a gironi della Champions League e all’impegno dedicherà una cura naturalmente maggiore. D’altronde l’Atletico schierato ieri era una squadra ancora da limare: Gameiro e Torres, ad esempio, sono subentrati soltanto dopo un’ora larga di gioco; mentre Griezmann era proprio assente per squalifica. È logico, quindi, che un attacco composto da Vietto e Correa abbia ottenuto pochi esiti, se non il risultato di zoppicare. Coerente al dettato delle proprie idee, Simeone ha steso la mappa della squadra e ha disegnato il solito 4-4-2. A difendere la porta era Oblak, una garanzia: ma va anche annotato che il Valencia di Zaza, nell’arco di tutta la partita, non ha mai tirato verso la porta. Mai. Juanfran e Filipe Luis, sulle corsie, hanno alternato bene la protezione agli arrembaggi. Invece Savic e Lucas hanno alzato un muro, sia pure mostrando qualche indecisione. Venendo al centrocampo, sono piaciuti Koke e Yannick Carrasco, anche se il loro correre si è rivelato poco incisivo. In mezzo Thomas e Niguez hanno protetto senza dominare. E in attacco, come detto, a Vietto e a Correa è mancato lo spunto. Ne sono scaturite trame avventate e inefficaci. Di sicuro, oltre che del talento di alcuni giocatori biancorossi, specie d’attacco, martedì la Roma dovrà preoccuparsi soprattutto della solidità mentale dei colchoneros – dell’aggressività, dell’energia atletica.
I BLUES In tema di avversari europei della Roma, bisogna annotare pure il successo conquistato dal Chelsea di Conte sul campo del Leicester in Premier League (1-2). La sfida l’ha sbloccata l’ottimo Morata, quindi l’ex Kanté ha timbrato il raddoppio, infine Vardy ha dimezzato il margine su rigore. Dei Blues, però, ha sorpreso la fragilità difensiva, forse suscitata dal vacillare di Rudiger e di David Luiz. Trovarsi al secondo posto a un punto dalla vetta è comunque un viaggiare confortante. Il duello con la Roma sarà il 18 ottobre. C’è il tempo per migliorare…
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