Claudio Ranieri

NOTIZIE AS ROMA RANIERI – Claudio Ranieri è fatto proprio così. Quel che pensa dice, anche se non sempre la cosa paga davvero. Così da quando è tornato alla guida della Roma, ad inizio marzo, ha prima cercato di capire, poi analizzato ed infine elaborato le cose. E le sue ultime uscite pubbliche, tra Juventus e Sassuolo, non sono certo state delle dolci carezze al club giallorosso. E se ci fermiamo a pensare che la Roma gli aveva offerto anche un futuro da dirigente, viene da rifletterci su.

“La Roma deve sempre prima vendere, per poi fare delle cose. E c’era sempre la Champions, immagino che senza… Non penso che pronti via il prossimo anno si possa puntare ancora alla Champions, magari per l’Europa sì. Se poi un anno le cose gireranno bene, allora si potrà tornare in Champions. La scorsa stagione erano state fatte grandi cose, poi di punto in bianco sono stati venduti giocatori che avevano importanti ed al loro posto sono arrivati dei ragazzi validi, ma che devono fare esperienza. C’è stato un contraccolpo psicologico…” ha detto al Mapei Stadium.

Ma Ranieri aveva “picconato” la società anche in settimana, quando parlando della vicenda che ha investito Daniele De Rossi (con l’ufficialità del suo mancato rinnovo contrattuale), non ha avuto problemi a schierarsi dalla parte del suo capitano. “Se fossi rimasto io il prossimo anno, non avrei esitato a dire: “Io De Rossi lo voglio ancora con me”. Perché so che tipo di giocatore, uomo e capitano è, l’ideale per ogni allenatore. Essendo poi il simbolo della squadra ed un giocatore di quel livello, probabilmente la sua vicenda andava gestita in modo diverso”. Concetto ribadito poi anche a Reggio Emilia. Poi su Baldini: “Quanto e come conti dovete chiederlo a qualcun altro, io non lo posso sapere. Di certo c’è che nel mio lavoro, quello sul campo, non influisce”. Come dire, chiedete a Pallotta.

(Gazzetta dello Sport)



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