AS ROMA NEWS DYBALA – Allenatore per tutte le stagioni, Claudio Ranieri è anche un tecnico che fa indossare diversi abiti tattici alle sue squadre. Non lo si scopre certo a 73 anni, ma troppa è la sua esperienza per intestardirsi su un solo sistema: la gestione della rosa in modo elastico è una sua caratteristica affmata nel tempo, la variabilità dell’offerta tattica è stata anche una delle chiavi del doppio miracolo di Cagliari, con la promozione in Serie A all’ultimo minuto e la successiva salvezza alla penultima giornata. Varietà nel leggere le possibili variazione della nuova Roma, scrive La Gazzetta dello Sport.
Ranieri a Cagliari ha sfogliato tutto il libro dei sistemi: è partito dal 3-5-2, poi evoluto in 3-4-1-2, per trasformarsi in 4-4-1-1 ma che poteva raffinarsi nel 4-3-1-2. E quando anche la squadra soffriva nelle giravolte, sbucava un 4-4-2 conservatore, che dava fiducia. Questo per ribadire come la Roma di Sir Claudio avrà a disposizione tante soluzioni diverse, unendo fantasia e pragmatismo.
Ndicka va meglio da marcatore sul centro sinistra e non da centrale, Angelino da esterno e non da marcatore, Celik non ha dimostrato di essere all’altezza del palcoscenico. E poi Hummels sempre ignorato: adesso il tedesco troverà probabilmente spazio e verrà dimostrato se aveva ragione il croato che non lo utilizzava o il tedesco che si sentiva svilito.
Sempre che non sia stato un ordine societario. In mezzo, Koné viene visto da mezzala e non da centrale a due. Quanto a Dybala, alquanto ai margini nell’ultima versione romanista, Ranieri non si vorrà privare della sua qualità. Serve il suo estro, serve la sua presenza alle spalle della punta, servono i suoi tagli. Pellegrini invece potrebbe agire più da interno e non da trequartista.
Il sistema di attacco di Sir Claudio non prendeva troppo in considerazione la costruzione dal basso, cercando di andare in profondità per cercare la punta solida – e Dovbyk è l’ideale – anche con il rilancio del portiere.
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