Josè Mourinho

AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE MOURINHO – Una squadra che considera l’Europa League una cosa sua, un allenatore che non sbaglia quasi mai le finali. Siviglia contro José Mourinho, è questa la vera finale di Europa League, scrive La Gazzetta dello Sport. Tra il 2006 e il 2020 il Siviglia ne ha vinte sei, due nel vecchio format della Coppa Uefa e quattro come EL.

Sei in 14 anni, quasi il 50 per cento. «Nessuno desidera questa coppa come il Siviglia», ha titolato Marca, quotidiano spagnolo. Dall’altra parte un allenatore vincitore di due Champions (Porto e Inter), di due Coppe Uefa/ Europa League (Porto e Manchester United) e di una Conference (Roma).

Di Mourinho si può dire molto, che sia un provocatore, che pratichi un calcio antiquato, che protesti troppo, ma non si può dire che sia un perdente. Mourinho vince, ricerca il “che cosa” e non si cura del “come”. Mourinho è Niccolò Machiavelli fatto allenatore: «Nelle azioni di tutti li uomini e massime de’ principi – si legge ne Il Principe – si guarda al fine (…) e mezzi saranno sempre iudicati onorevoli e da ciascuno lodati».

Il vecchio motto sul fine che giustifica i mezzi discende da qui. La Roma non si lascerà impressionare da un Siviglia intruppato nel centroclassifica della Liga. Nessuno come Mourinho sa motivare i propri soldati e incartare i nemici.

A Leverkusen ha scritto un trattato sul difensivismo. Mourinho ci rappresenta più di quel che immaginiamo, nel calcio noi italiani siamo stati Mourinho prima di Mourinho. Arrigo Sacchi ci ha cambiati, ma non del tutto. Mourinho ci sblocca ricordi ancestrali, nel bianco e nero di televisori antichi.



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