Chris Smalling

ULTIME NOTIZIE AS ROMA SMALLING INFORTUNIO – «Houston, abbiamo un problema», verrebbe da dire. Stavolta però le missioni spaziali non c’entrano, visto che Houston è anche la sede del «Friedkin Group». E poiché ieri Forbes ha santificato “mister Dan” come 253° uomo più ricco degli Stati Uniti, con un patrimonio di 4,4 miliardi di dollari, la sensazione è che sul mercato di gennaio – oltre che per un centrocampista e per un terzino destro – bisognerà spendere anche per un difensore centrale, scrive La Gazzetta dello Sport.

Ieri, infatti, una nuova tegola si è abbattuta su Chris Smalling. Il difensore inglese, infatti, ha accusato una lesione di primo grado al flessore della coscia destra e, se tutto va bene, dovrà stare fermo almeno due-tre settimane.

Per Smalling, sottopostosi ad esami strumentali presso la clinica Villa Stuart della capitale, purtroppo, non è né il primo infortunio stagionale né un evento eccezionale, se si prende in considerazione l’ultimo anno. Fortemente voluto dalla Roma nel corso della sessione di mercato estivo-autunnale del 2020, dopo l’eccellente annata precedente, in cui era arrivato in prestito, è stato poi acquistato per 15 milioni dal Manchester United, facendogli sottoscrivere un contratto fino al 2023 da circa 3 milioni netti a stagione.

Morale: il club giallorosso ha investito sul difensore – all’epoca quasi 31enne – una trentina di milioni complessivi, anche se il suo rendimento non è più tornato come quello del 2019-20. Nella stagione scorsa, infatti, ha giocato solo 21 partite, di cui 16 da titolare, accusando cinque infortuni non banali.

L’annata agli ordini di José Mourinho – che lo aveva avuto proprio al Manchester United – , non è partita nel modo migliore, visto che quello occorsogli domenica contro l’Empoli è già il secondo stop muscolare. Durante il precampionato (il 14 agosto, nell’amichevole contro il Raja Casablanca), infatti, era stato il flessore dell’altra gamba a dargli problemi, tanto che – in queste prime dieci partite giocate dalla squadra giallorossa – l’inglese ne ha disputate solo sei, e solo tre volte giocando da titolare.

Insomma, tenendo conto che salterà sia la Juventus che, forse, anche la sfida alla capolista Napoli, si capisce perché nelle gerarchie sia scivolato dietro a Ibanez. Un peccato per la Roma, che su Smalling aveva investito davvero tanto, anche in termini di speranze.

Così, se è vero che probabilmente è ancora presto per far scattare di nuovo l’allarme rosso sul fronte degli infortuni muscolari (nelle scorse stagioni si era viaggiato a ritmi di una quarantina l’anno), la cautela è d’obbligo. Vero che Veretout si è fatto male durante il precampionato, vero che Viña ha accusato una distorsione al ginocchio, ma anche Zaniolo è uscito acciaccato dalla partita di domenica contro l’Empoli.

E allora il filo conduttore che trovano a Trigoria è in puro stile Agatha Christie: tre indizi che fanno una prova. I due infortuni di Smalling, così come l’affaticamento muscolare di Zaniolo – che ieri ha svolto lavoro differenziato – sono avvenuti tutti durante una partita casalinga. Olimpico, quindi, ancora nel mirino, dopo che Mourinho lo ha definito «il peggior terreno di gioco della Serie A».

Insomma, dalla «eccellenza» ricevuta dalla Uefa per le partite disputate nella capitale durante l’Europeo alle critiche dello Special One sembra esserci un abisso. In effetti, il terreno nelle ultime settimane è stato molto stressato dal grande utilizzo, ma “Sport e Salute”, che lo gestisce, assicura come la sosta in corso sarà l’occasione giusta per farlo tornare ai livelli che Roma e Lazio vogliono avere, anche per via dell’elevato tasso tecnico che le due squadre sono in grado di produrre.



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