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Rassegna stampa

Smalling, cercasi erede. L’inglese ai box: la Roma vuole rinforzi

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CALCIOMERCATO AS ROMA SOLET DIER CHALOBAH – Fino a due mesi fa sembrava che alla Roma non si potesse più sperare di avere una difesa decorosa senza avere a disposizione Chris Smalling e adesso invece si pensa già alla possibilità di liberarsene per sostituirlo. Ma andiamo con ordine. Da quando è sbarcato a Trigoria, tutto quello che ruotava intorno all’inglese sembrava bizzarro ma piacevole, scrive La Gazzetta dello Sport.

Il calciatore vegano, quello che vedeva gli ufo in vacanza. Pazienza se poi rifiutasse – come sussurravano a Trigoria – il vaccino anticovid, che in un certo periodo tutelava non solo il singolo, ma anche l’intera squadra. Morale: a metà giugno, quando fu annunciato il rinnovo biennale del suo contratto in scadenza, le campane suonarono a distesa. Meno di cinque mesi però, si scopre che Smalling, a un passo dal compiere 34 anni (e dovrà essere pagato fino a quasi 36), finora ha giocato solo tre partite con questo bilancio: due sconfitte, un pareggio casalingo e sei gol al passivo. Poi la scomparsa dai campi di gioco per un perdurante fastidio al tendine del ginocchio che lo ha messo fuori causa. Destino cinico e baro?

Non proprio. Quelle simpatiche bizzarrie salutiste adesso, per José Mourinho, sono diventate un problema, perché l’inglese non vuole sottoporsi a quelle terapie antidolorifiche o antinfiammatorie classiche del calcio. Ne consegue che il suo rientro, che era previsto dopo la sosta per le nazionali a ottobre, adesso slitta a quella di novembre, con l’allenatore seccato per la mancanza di disponibilità del difensore, nonostante le chiare difficoltà della squadra. Almeno il consulto inglese di lunedì scorso a Londra aveva scongiurato l’intervento chirurgico, anche se a rovinargli la giornata c’era stata una rapina (la seconda riuscita, la terza tentata) all’interno della sua villa sull’Appia antica.

Con queste premesse, non sorprende che il club giallorosso provi a guardare avanti. Anche a gennaio, se fosse possibile, soprattutto se a interessarsi all’ex Manchester United fosse una munifica società dell’Arabia Saudita, di quelle che pagano tanto e in campo (secondo una visione molto occidentale) pretendono poco. In ogni caso, qualora l’operazione dovesse rimandarsi all’estate, la sensazione è che nella finestra invernale si cercheranno rinforzi, perché Llorente non è esente da infortuni e Kumbulla, che rientrerà nel 2024, avrà comprensibile ruggine da togliersi dopo tanti mesi di assenza. Per questo, sempre con la formula del prestito con diritto di riscatto, vengono monitorati diversi profili.

Il primo è quello di Trevoh Chalobah, 24 anni, della Sierra Leone ma naturalizzato inglese, che finora non ha giocato neppure un minuto col Chelsea, club col quale la Roma ha ottimi rapporti. Occhio anche al francese Oumar Solet, 23 anni, difensore del Salisburgo. Se Chalobah ha il contratto in scadenza nel 2028, Solet si ferma al 2025, anche se la società austriaca intenderebbe monetizzare, senza concedere prestiti. Finita qui? Non proprio.

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Nel Tottenham c’è anche Eric Dier, 29 anni, che finora non ha giocato neppure un minuto. L’inglese, tra l’altro, ha anche il contratto in scadenza a giugno e quindi l’operazione potrebbe non essere impossibile. Inoltre, proprio come Chalobah, Dier può giocare anche da centrocampista, cosa che darebbe a Mourinho un ventaglio di soluzioni diverse.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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