ULTIME NOTIZIE AS ROMA SMALLING – Riprendersi il passato per ripartire nel futuro. In questi giorni Chris Smalling è in Giamaica, suo paese d’origine, con la moglie e il figlio. Stanno facendo una vacanza di sole e mare, ma fatta anche di visite a villaggi «rasta», dove scoprire molto di più di un paese, scrive La Gazzetta dello Sport.
Aveva bisogno, Smalling, di staccare dopo un anno da dimenticare. In campo e fuori. La scorsa estate Smalling era uno dei punti fermi della Roma. Lo era così tanto che Fonseca aveva indicato solo di riscattarlo dal Manchester United. Azione non semplice, visto che i Diavoli rossi non hanno mollato sul costo del cartellino e si sono addirittura rifiutati di dare la deroga del prestito per terminare la stagione e Smalling fu costretto a saltare la finale di Europa League. La Roma ha poi accontentato Fonseca, ma le cose non sono andate come si sperava.
Per quanto leader dello spogliatoio, in campo Chris non è riuscito a dare il suo contributo e ha avuto parecchi guai: le presenze sono state solo 21 (16 in campionato e 5 in Europa League) per i tanti infortuni: un’intossicazione alimentare, poi una distorsione al ginocchio seguita da problemi muscolari al bicipite femorale. È volato anche in Spagna dal professor Cougat, specialista nelle cure con i fattori di crescita, ma non è riuscito a risolvere i problemi.
Fuori dal campo le cose sono andate ancora peggio per una rapina in casa, con lui presente insieme alla moglie Sam, al figlio Leo, due anni, e ad alcuni familiari. Smalling, che abita in una villa in zona Appia Antica, tra l’Ardeatina e l’Eur, stava dormendo quando tre uomini armati e incappucciati sono entrati costringendolo ad aprire la cassaforte.
Una vera notte di terrore, ennesimo episodio di una stagione da cancellare. Proverà a farlo, il difensore inglese, agli ordini di José Mourinho, con cui allo United non è scoppiato l’amore folle: non ci sono stati problemi tra i due, ma il portoghese gli ha lanciato qualche frecciata («con i tuoi piedi di sicuro non imposteremo dal basso») e qualche battuta («di Smalling l’unica cosa che non mi piace sono i capelli»).
Ci riproveranno, insieme, dopo che l’inglese, sceso in campo alcuni giorni fa per sostenere il progetto di Heura Foods – una start-up spagnola di carne vegetale –, avrà recuperato energie fisiche e mentali. Anche perché Mou, lo insegna la questione Mkhitaryan, ha già dimostrato di voler dimenticare il passato. E la Roma non aspetta altro.
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