AS ROMA NEWS SMALLING – In attesa dei gol degli attaccanti che non arrivano, José Mourinho si può consolare con quelli di Chris Smalling. Con la rete realizzata domenica sera all’Olimpico contro il Lecce, l’inglese è salito a quota tre gol in stagione, secondo marcatore alle spalle di Paulo Dybala, che è salito a 7.
Come riferisce il Corriere dello Sera, in pratica il difensore giallorosso, contando anche le coppe, ha segnato quanto Abraham (2) e Belotti (1) messi insieme, cioè i due centravanti che avrebbero dovuto garantire gol e punti. Se poi consideriamo anche Zaniolo (ancora alla ricerca del primo gol così come El Shaarawy), Pellegrini (1) e Shomurodov (1), si capisce ancora meglio quanto il suo contributo si stia rivelando determinante: perché se era nei piani di Mou che Smalling fosse un baluardo della difesa, e le recenti prestazioni lo stanno confermando, in pochi potevano pronosticare questa sua vena realizzativa.
In carriera, infatti, Smalling ha segnato 28 reti in oltre 450 presenze con i club, con la Roma ha alzato la media con 10 gol in 108 partite. Quest’anno è stato decisivo in 3 vittorie di misura: 1-0 contro la Cremonese, 2-1 a San Siro con l’Inter e domenica sera appunto contro il Lecce. Ma c’è di più: quando Smalling ha fatto gol, che fosse Champions League, Premier, FA Cup, serie A o Conference League, la sua squadra ha sempre vinto. È capitato 17 (con cui fece una doppietta al Burnley) volte con Manchester United e 10 volte con la Roma.
Mourinho, che già dalla scorsa stagione ha avuto il merito di recuperarlo dal punto di vista fisico programmando per lui un lavoro specifico studiato dal suo staff, se lo gode. In alcune occasioni vorrebbe gestirlo ma finora non ha potuto: con 1006 minuti giocati, l’inglese è il secondo romanista più utilizzato dallo Special One dietro a Ibanez (1035) e davanti a Rui Patricio (990).
“È strano – ha detto qualche giorno fa – che non faccia parte della nazionale inglese, è una cosa che non capisco. Sono in una posizione privilegiata per paragonare questo Smalling a quello di quattro-cinque anni fa. Non so se sia rigenerato fisicamente, se sia gioia di vivere qui, se sia gioia di stare alla Roma: quello che so è che è un giocatore di livello altissimo. Vive un ottimo momento e sono molto contento di lui”.
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