AS ROMA NEWS SMALLING RENATO SANCHES LLORENTE – Per due che ne perde, tre ne ritrova. Certo, Mourinho può sorridere soltanto a metà per il ritorno di Smalling, Renato Sanches e Llorente perché come al solito non può mai contare su una rosa al completo ma deve sempre ingegnarsi sull’adattamento dei suoi e nuove formule per riuscire a trovare spunti positivi, scrive il Corriere dello Sport.
Se prima l’emergenza era in difesa e a centrocampo, ora lo è in attacco. Dybala e Pellegrini fuori significa che la Roma è priva di fantasia e creatività, e che dovrà quindi sperare che il tandem Lukaku-Belotti si dimostri in vena come nel secondo tempo contro il Servette. Certo, quantomeno Mou può sicuramente essere felice per il ritorno dei centrali difensivi e del centrocampista portoghese. Smalling, Renato Sanches e Llorente: una Srl pronta a intervenire sulla formazione titolare e dare il giusto contributo alla squadra per garantire maggiore equilibrio.
Nei prossimi giorni, probabilmente da lunedì, i tre giocatori cominceranno gradualmente a rientrare in gruppo per essere pronti a scendere in campo già dalla gara contro il Monza. Da lunedì perché in questo momento non serve accelerare il lavoro in campo visto che Mourinho ha a disposizione soltanto quattro giocatori di movimento della prima squadra.
El Shaarawy, Belotti, Spinazzola e Karsdorp ieri hanno ripreso gli allenamenti insieme a tanti giocatori della Primavera, con i loro colleghi invece impegnati nelle rispettive nazionali. Il tecnico concederà un fine settimana di riposo ai quattro (anche agli infortunati, con Dybala volato a Barcellona) e dai primi giorni della prossima settimana, quando cominceranno a tornare anche i nazionali, riprenderà con i veri e propri allenamenti tattici nei quali ritroverà anche i tre infortunati.
Il grande atteso è naturalmente Chris Smalling che in questo inizio di stagione praticamente non si è visto. Neanche quando era in campo. Perché nelle prime tre partite contro Salernitana, Verona e Milan ha commesso tanti errori per una condizione fisica non ottimale. Poi è stato costretto a fermarsi, consapevole dei problemi che non gli permettevano atleticamente e mentalmente di essere al top come nelle ultime due stagioni.
Complice un dolore che si è portato dietro per tutta la preparazione tra Trigoria e Albufeira: per tutta l’estate ha gestito un problema ormai cronico – non muscolare ma tendineo, in una parte del corpo che gli aveva dato già problemi in passato – che gli ha impedito di svolgere una ottimale preparazione. Le parole di un mese fa di Mourinho hanno fatto scattare l’allarme: prima della partita contro l’Empoli il tecnico riteneva difficile ma non impossibile il recupero di Smalling almeno per la panchina; dopo la trasferta di Torino invece, aveva annunciato il suo forfait per le gare successive. Sette partite saltate, ora finalmente l’inglese sembrerebbe essere pronto a tornare.
Così come il suo collega di reparto Llorente, lui alle prese con un problema muscolare che lo ha lasciato fuori esattamente quanto Smalling, da sosta a sosta. Sfortuna? In parte, perché Mourinho è sempre stato onesto nel parlare del giocatore e ad ammettere che gli stop muscolari rientrano nella storia clinica dello spagnolo. Così come di Sanches.
Il pupillo di Tiago Pinto si è fermato due volte per lesione ed è stato uno dei grandi rimpianti dell’inizio di stagione. Un po’ come lo fu Wijnaldum, bloccato all’inizio della sua avventura in giallorosso dopo appena 12 minuti giocati. Chiaro, l’infortunio è totalmente diverso e meno serio rispetto a quello dell’olandese, ma adesso la speranza di Mou è di poterlo finalmente avere a disposizione per costruire il centrocampo dei suoi desideri. La Srl è pronta a tornare, la Roma incrocia le dita per il futuro.
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