AS ROMA NEWS SOLBAKKEN – Quando, poco dopo la mezz’ora del match contro l’Empoli con Dybala a terra dolorante, Mourinho gli ha fatto segno di andarsi a scaldare, Solbakken deve aver pensato che era finalmente arrivato il suo momento. Falso allarme, perché la «Joya» è poi rimasta in campo e il norvegese si è tristemente riaccomodato in panchina, fino al triplice fischio, scrive il Corriere della Sera.
Se la immaginava diversa la sua avventura romanista, l’ex giocatore del Bodo: aveva altre offerte, compresa quella del Napoli, ma ha scelto con forza la Roma, convinto forse da uno stadio che aveva visto pieno in Conference League, dal calore del pubblico e da un progetto tecnico che pensava adatto per fare un ulteriore step nella sua carriera.
E invece finora Mourinho non solo non lo ha praticamente mai preso in considerazione – solo 3 minuti, recuperi esclusi, tra Fiorentina e Spezia e pochissimi palloni toccati – ma quando c’è stato da scegliere quale nome depennare dalla lista Uefa per le restrizioni legate al «settlement agreement», è stato scelto il suo.
In campo, lo Special One gli ha preferito tutti, compreso Volpato, e la sua spiegazione è suonata come una totale bocciatura. «Solbakken – le parole di Mou – non lo abbiamo comprato. È arrivato a campionato iniziato, non capisce le dinamiche della squadra come chi sta con noi da un anno e mezzo. Quando ho pensato di cambiare Dybala volevo giocare con la stessa struttura e principi, ma poi con il passare dei minuti la squadra aveva poca benzina e si era abbassata. In quel momento non ho voluto rischiare un giocatore che non conosce la differenza tra 5-3-2 o 4-3-1-2, tra il pressare alto o basso. Solbakken viene da anni nel Bodo dove si è sempre mosso nel 4-3-3, ora deve imparare a giocare con noi».
Parole pesanti come macigni, che gettano dubbi sul futuro di Solbakken, ma soprattutto fanno sorgere un dubbio: c’era l’ok di Mourinho su questa operazione o è stata una scelta di Pinto? Sarà lo stesso g.m. a rispondere nei prossimi giorni, nella classica conferenza di fine mercato.
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