CALCIOMERCATO AS ROMA SOULE DOVBYK – Il bambino Matias Soulé è sbarcato a Roma ieri sera, intorno alle 22. Ad accoglierlo all’aeroporto di Fiumicino – oltre a un acclamatissimo Ghisolfi – un bel po’ di tifosi in delirio, circa trecento, che hanno sfidato il caldo umido romano e ora possono immaginare i duetti tra Matias e il suo amico Dybala, e ieri hanno fatto partire i primi cori, uno anche indirizzato al ds giallorosso: «Portaci Dovbyk»; il gigante, appunto Artem Dovbyk, è atteso invece in settimana, ma quello dipenderà molto dal Girona, il club che del suo cartellino è, magari per poco, ancora proprietario, scrive Il Messaggero.

Trenta milioni messi sul piatto per l’argentino (bonus compresi più il dieci per cento da consegnare ai bianconeri su una futura rivendita) e 35 programmati al momento per l’ucraino. Questo fa capire la direzione in cui sta andando il mercato della Roma: di sicuro si può dire che non si bada a spese. Le scelte sono mirate e gli investimenti, al momento, ingenti.

La società sta prendendo i calciatori che vuole, anche andando incontro pure alle esigenze delle società con cui via via sta trattando e/o ha trattato. Nessun gioco eccessivo al ribasso né aste selvagge. Soulé è stato accontentato, così come la Juventus. Ed è felice anche De Rossi, che finalmente può accelerare e portare la squadra ad essere pronta per inizio stagione. Soulé verrà ufficializzato oggi stesso, domani al massimo, dopo le rituali visite mediche (che verranno effettuate alla Paideia) sarà a disposizione del tecnico per i primi allenamenti, per l’amichevole con l’Olympiacos di sabato e soprattutto per il ritiro inglese che partirà il 4 agosto.

De Rossi ora aspetta il centravanti, che sia diverso da Dybala. E Dovbyk lo è: per struttura fisica, per caratteristiche tecniche. Il paragone con Dzeko ha senso, se parliamo di qualità fisiche: Edin è un destro e amava giocare sulla trequarti, Artem è un sinistro e gli piace l’area di rigore, quanto alla carriera c’è da aspettare un po’.

Però sì, parliamo di un calciatore di quel tipo lì: forte in area, bravo a giocare anche in profondità, abile sotto porta e lo dimostrano i suoi ventiquattro gol segnati nello scorso campionato spagnolo e che lo hanno portato a vincere la classifica dei cannonieri (per due volte vinta in Ucraina). Daniele vuole un calciatore di peso e come al solito, con fame e ambizione selvaggia. E lui ne ha, visto che a ventisette anni ha raggiunto pochi successi di squadra, un campionato e due coppe di Danimarca e con la nazionale ucraina riesce a togliersi poche soddisfazioni, l’Europeo non è stato un granché.

La Roma gli è piaciuta subito, lo ha dimostrato rinunciando alla corte dell’Atletico Madrid. L’accordo con i giallorossi è stato raggiunto facilmente, la Roma adesso attende una risposta dal Girona, che chiede 40 milioni (bonus compresi). La trattativa è in corso, si stanno limando le cifre di alcuni bonus, si ragiona sulla percentuale della rivendita per arrivare ai 40, è chiaro che la Roma stia cercando di risparmiare un po’, ma nulla che porti la trattativa al rischio di saltare. La risposta, positiva, potrebbe arrivare in queste ore. Gli investimenti vengono effettuati prima ancora di avere incassato milioni per le cessioni di alcuni calciatori sacrificabili.



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