AS ROMA NEWS BARNSLEY DYBALA SOULE – Ci voleva l’aria inglese per regalare sprazzi di Roma. Per carità, l’amichevole con il Barnsley va presa con le molle, trattandosi di una squadra di League One (l’equivalente della nostra serie C) che fra un paio di giorni debutterà in campionato contro il Mansfield, scrive Il Messaggero.

Ma vedere giocare insieme Dybala e Soulé nella ripresa, con Paulo nel ruolo di falso nueve, è stato più balsamico del timido sole che dopo 3 giorni di ritiro in Inghilterra si è affacciato sul campo Bobby Charlton a Burton. Belli da vedere e finalmente cinici, quello che chiedeva nell’allenamento di lunedì De Rossi.

Non possono e devono essere 4 gol ai ragazzotti inglesi a far suonare la grancassa ma le potenzialità della nuova Roma, costruita insieme da Daniele, Ghisolfi e la Ceo Souloukou (presente ieri all’amichevole, oggi farà ritorno in Italia), sono evidenti. E in parte ancora da scoprire. Perché Dovbyk, quello che per soldi spesi dovrebbe essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti, è arrivato soltanto ieri sera in ritiro, accompagnato dal segretario Lombardo. Siamo ancora nella fase dei “lavori in corso”, mancano almeno un paio di pedine (il terzino destro e l’ala sinistra) ma qualcosa s’inizia a vedere.

E se le magie di Paulo e Matias meritano un capitolo a parte, DDR avrà sorriso vedendo che il primo gol di Le Fée (subito a segno dopo un minuto) e un’incursione nella ripresa di Pisilli (poi in rete in un secondo momento su cross di Cristante: per il ragazzino terza rete in 5 amichevoli), erano frutto delle esercitazioni del giorno prima.

Ora, però, spazio ai due folletti argentini. Perché la Roma un po’ macchinosa del primo tempo, schierata con un 4-3-3 che si trasformava spesso e volentieri in 4-2-3-1 a seconda della posizione di Pellegrini, che più volte si sganciava dal trio composto con Darboe centrale e Le Fée mezzala per andare a giostrare dietro Abraham, ha lasciato spazio nella ripresa ad una squadra che non ha regalato punti di riferimento in avanti ma che ha saputo pungere chirurgicamente il Barnsley.

Merito di Dybala e Soulé che hanno deliziato cercandosi e trovandosi. Un calcio semplice, ad un tocco, come piace a De Rossi manda in porta Paulo su assist di Matias che supera Flavell con un colpo sotto. Poi, per non essere da meno, il 21enne ha chiuso i giochi con una magia simile, dopo un recupero sulla trequarti, concludendo con un pallonetto da fuori aerea che ha strappato gli applausi della Ceo Souloukou e di un sorridente Ghisolfi.

Un’intesa naturale quella fra i due argentini, di chi dà del tu al pallone e sa rendere le cose difficili di una semplicità disarmante. Sembrava quasi che giocassero insieme da una vita e invece, tolta qualche seduta di allenamento e i 24 minuti di Rieti, siamo ancora all’inizio. Le magie dei due offuscano anche altro.

Interessanti ad esempio gli scivolamenti difensivi, con Angeliño che nel primo tempo andava a fare il braccetto di sinistra e Sangaré (ancora acerbo in marcatura) più alto a spingere sulla fascia di competenza. Segnali che la Roma sta cambiando, non solo lì davanti. Ma De Rossi non ce ne vorrà: per una sera le giocate di Paulo e Matias illuminano il sentiero da percorrere in questa stagione. All’insegna della qualità.



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