Matias Soulé

CALCIOMERCATO AS ROMA SOULE – Più di mille parole a volte ne basta una. E il Trankiiiii, che sta per tranquillo, nella storia Instagram postata dall’agente Guastadisegno a Soulé (in una foto che li vede abbracciati, poi puntualmente rilanciata dal ragazzo sul suo profilo con l’aggiunta della scritta “Dale hermano”, Vai fratello) pesa tanto quante sono le i che il procuratore ha aggiunto, scrive Il Messaggero.

Perché ora tocca al ragazzo, ergo al suo procuratore, sbarcato ieri in Germania (dov’è in ritiro la Juve). Quello che doveva fare, la Roma lo ha fatto. Era partita da 20, poi è salita a 25, fino a toccare quota 29, sfiorando i 30 milioni che il dt Giuntoli lascia trapelare da tempo come base di partenza per la trattativa.

Ora non sarà il milione in più o in meno a far saltare un affare che vogliono tutti. In primis la Roma che ha individuato in Matias il talento giovane sul quale investire e ripartire nel nuovo programma triennale targato De Rossi. Ma poi c’è il calciatore che vede nel club giallorosso l’approdo ideale per continuare la sua crescita. E infine c’è la Juventus che ha bisogno di liquidità per lanciare l’assalto a Koopmeiners, obiettivo numero uno del mercato bianconero.

Off the record almeno due delle tre parti in causa sono convinte che in qualche modo la trattativa andrà in porto. Magari servirà ancora qualche giorno ma l’happy-end è dietro l’angolo. Si tratta infatti di un puzzle d’interessi dove tutti i pezzi, lentamente, stanno andando a dama. Manca l’ultimo, il sì della Juventus che si trova nella particolare situazione di doversi privare di un ragazzo, pur consapevole del rischio che corre che questo possa trasformarsi nel giro di un paio di anni in quello che in Sudamerica definiscono un craque.

Per questo motivo, lo stallo apparente nel quale sembra esser scivolata la trattativa tra i club, può essere risolto con una percentuale sulla futura rivendita. Un modo (parziale) per cautelarsi da parte di Giuntoli se realmente Matias dovesse mantenere le promesse e la Roma cederlo tra qualche anno. Un po’ il discorso di Calafiori. Vien da sé che in questo caso le percentuali sarebbero diverse. A Trigoria non vogliono andare oltre il 10-15%, a Torino puntano al 20%.

Schermaglie di mercato con la consapevolezza però che il ragazzo ha deciso. Vuole la Roma, stop. Non c’è Leicester o West Ham che tengano. E Guastadisegno lo ha ribadito nelle ultime ore a Giuntoli: o va alla Roma o resta a Torino. Un’ipotesi, la seconda, molto remota. Perché la Juve ha bisogno di liquidità per completare il programma che ha in testa Motta e che il dt, a suo modo, ha confermato qualche giorno fa: «Faremo altri tre colpi».

Senza i soldi di Soulé è molto difficile. Bisogna quindi aspettare. De Rossi, pur con un occhio preoccupato al calendario che già recita 24 luglio, ha sposato la linea societaria: il ritardo sul mercato si può recuperare, l’investimento sbagliato no. Soulé ma non solo. Perché se Dahl è in dirittura d’arrivo, per le altre due operazioni che andranno a completare il pacchetto dei titolari – il terzino destro e il centravanti – bisognerà prima aspettare le cessioni. È quello che a Trigoria hanno definito «mercato dinamico». Così per muoversi su Assignon, bisogna prima piazzare Karsdorp che continua ad allenarsi a parte.



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