Rassegna stampa
Soulé incanta, Shomurodov segna: la Roma batte il Verona e sogna ancora l’Europa

AS ROMA NEWS VERONA SOULE SHOMURODOV – Una giocata da fuoriclasse, un gol da manuale, un assist che vale oro. È così che Matías Soulé ha aperto le danze all’Olimpico contro il Verona, servendo a Shomurodov la palla del definitivo 1-0 dopo appena quattro minuti di gioco. La Roma di Claudio Ranieri porta a casa un’altra vittoria e allunga a 17 i risultati utili consecutivi, mantenendo viva la corsa per un posto in Europa.
Come sottolinea Il Tempo, scoprire Soulé così tardi è un vero peccato per una squadra che ha ritrovato identità, entusiasmo e concretezza. Il talento argentino è stato ancora una volta determinante: dribbling secco, visione illuminante e capacità di spaccare in due le difese avversarie con una naturalezza da veterano. Dopo la perla nel derby, anche contro il Verona ha fatto la differenza a ogni tocco, diventando un punto fermo del presente e del futuro giallorosso.
Il gol è una combinazione perfetta di geometria e intensità: Cristante lancia lungo, Soulé stoppa e si inventa una serpentina devastante prima di mettere il pallone solo da spingere in rete. Il merito lo prende Shomurodov, al suo sesto centro stagionale, ma l’applauso è tutto per l’ex Juventus.
Il successo fa bene alla classifica, porta la Roma momentaneamente a pari punti con il Bologna e a -2 dalla Juventus, ma soprattutto tiene acceso l’entusiasmo di una piazza che, nonostante il calendario difficile e la distanza (non solo matematica) dalla Champions, continua a credere nel progetto. Lo dimostra il bagno di folla all’allenamento aperto al Tre Fontane, lo dimostra l’atmosfera di festa che si respira all’Olimpico a ogni partita.
Ranieri, con la sua normalità disarmante, ha ridato alla Roma dignità e orgoglio. Ha riportato la squadra tra le protagoniste e soprattutto ha restituito ai tifosi la speranza, quella che passa anche per un po’ di verità nei discorsi (“non scommetterei un euro sulla Champions”, ha detto), ma anche per qualche mossa astuta, da vero “paraculo” romanista, come la definisce Carmellini.
E così, nel “meraviglioso mondo di Ranieri”, anche una serata grigia diventa dorata. Perché alla fine basta poco: un assist geniale, un gol pesante, e una squadra che non molla mai.
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