Soulé, l’ora della verità: senza Dybala tocca a lui trascinare la Roma verso la Champions

AS ROMA NEWS SOULE DYBALA– Se non ora, quando? Con Paulo Dybala fuori causa fino al termine della stagione, Matias Soulé ha tra i piedi la chance più importante della sua giovane carriera: diventare il nuovo leader offensivo della Roma e trascinarla nella corsa Champions. Da qui a fine maggio, non ci saranno più barriere: l’argentino sarà titolare inamovibile, promosso da Claudio Ranieri a perno dell’attacco giallorosso, riporta Il Messaggero.

L’assenza della Joya – il “rivale” silenzioso e involontario di Soulé – apre uno spazio che finora è rimasto a lungo chiuso. I due fantasisti, per caratteristiche troppo simili, non hanno mai potuto convivere davvero: esperienza, carisma e talento naturale di Dybala hanno spesso oscurato il giovane ex Juve, che a soli 21 anni ha faticato ad adattarsi alla pressione di un ambiente esigente come quello capitolino.

Ora però non ci sono più alibi. L’argentino ha due mesi per ripagare i 30 milioni investiti dalla Roma la scorsa estate. E i segnali incoraggianti non mancano: i tre gol in campionato (contro Verona, Parma ed Empoli) sono arrivati quando Dybala non era in campo. A dimostrazione di come Soulé riesca a esprimersi meglio quando ha le chiavi dell’attacco tutte per sé.

Finora, invece, tante panchine nei big match e presenze europee relegate alle gare meno impegnative. Ma il suo momento migliore, coinciso con l’ultima parte di stagione, lascia sperare in una scalata definitiva verso la consacrazione. Un processo che dovrà essere guidato e accompagnato da Claudio Ranieri, convinto delle potenzialità del numero 27: “Il futuro della Roma è suo”, ha garantito il tecnico.

Soulé dovrà però completare la sua evoluzione: aggiungere concretezza, varietà tattica e lucidità sotto porta. Non può più permettersi di essere “monotematico”, attaccando sempre dalla stessa zona di campo e con lo stesso movimento. Dovrà rompere gli schemi, come faceva il suo connazionale.

Per la Roma, inoltre, la valorizzazione di Soulé non è solo una necessità tecnica, ma anche strategica: con una rosa da rifondare e i conti sotto la lente della UEFA, puntare su giovani ad alto potenziale è l’unica via. E non è escluso che in estate la società possa tornare a valutare la cessione di Dybala – che pesa per 7 milioni l’anno – anche per fare spazio al suo “erede” designato.

Matias ha tutto per prendersi il palcoscenico: talento, motivazione e adesso anche responsabilità. Sta a lui dimostrare di essere pronto. Perché la Roma ha bisogno del suo estro. E la Champions, oggi, passa anche dai suoi piedi.

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