Dzeko sbaglia, Radja no e la Roma si prende tre punti pesantissimi che la avvicinano alla Juve ora lontana solo 1 punto ma con una partita in meno (a Crotone l’otto febbraio). In attesa di esultare davanti alla tv a cena la squadra di Spalletti ad Udine aveva vinto di nuovo 0-1, lo stesso risultato di Genova. A risolvere la gara una bella girata di Nainggolan su assist al bacio di Strootman. Poi tanta sofferenza che poteva essere evitata se Dzeko non avesse calciato un rigore fuori dalla Dacia Arena. A fine gara però arriva un Sos per il futuro da parte di Spalletti: «Per Feghouli sarà dura, in prestito gratis non ce lo danno. Il problema verrà a febbraio con 11 partite in 40 giorni. Lì se non hai il numero non ne esci vivo. Può capitare che tra infortuni e squalifiche non si arrivi neanche a 11 giocatori. Sto con la società, ma se poi si vendesse qualcuno per far cassa senza reinvestire i soldi potrei dire qualcosa. Non riusciamo a prendere nessuno che sia di livello, non conta portare il ragazzino che ha bisogno di tempo».
Il riferimento è a Musonda: «Mi sembra un giocatore che debba fare delle esperienze». Baldissoni nicchia: «Se ci sono opportunità di migliorare la squadra le coglieremo. Manolas? Trattiamo il rinnovo, ma conta la volontà del giocatore. Più facile dialogare con Totti e De Rossi». Allarmanti anche le parole di Szczesny: «Se la Roma offrisse anche 100 milioni per il mio riscatto, per me verrebbe prima la parola di Wenger».
Il futuro quindi non sembra roseo mentre il presente sorride alla Roma che ha ottenuto la 6ª vittoria nelle ultime 7 gare. E c’è un dato significativo: 2 gol subìti in 6 partite, nessuno in Europa ha fatto meglio. Spalletti ha capovolto la Roma: da difesa colabrodo a fortezza, ma anche l’attacco ha subito un mutamento. Dalla media di 2,3 gol delle prime 14 giornate a 1,3 nelle ultime sei. «Come mentalità abbiamo fatto dei passi avanti importanti – ha detto il tecnico – Se avessimo subìto il pareggio però i due punti persi sarebbero stati pesantissimi. Se ti capitano occasioni e le sbagli tutte, gli avversari prendono coraggio e cambiano gli equilibri. Ci vuole un pizzico in più di iniziativa da grande squadra. El Shaarawy da tutelare? Io tutelo tutti, ma se non porto a casa i 3 punti devo andare all’aeroporto con la scorta». Per nulla tenero il tecnico con Dzeko: «Edin a volte è molle. Se gli capitano 4 palle gol, deve buttarne dentro cinque. Se ne butta dentro solo due, significa che pecca di cattiveria».
(Leggo – F. Balzani)
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