A Spalletti non è poi piaciuta così tanto l’uscita del giorno prima di Stefano Pioli, in cui il tecnico nerazzurro sottolineava le differenze dei rigori concessi a Roma e Inter («A loro 12 e a noi solo 2. La differenza è notevole. Dicono che alla fine dell’anno di solito le cose si bilancino, non lo so…»). Spalletti ci pensa un po’ su, poi replica così: «È stato fatto un lavoro certosino per aiutare la classe arbitrale nelle cose in cui non sono contenti. Non ho capito bene a cosa si riferisca. Di certo c’è che nelle 19 partite con me della scorsa stagione la Roma ha avuto un solo rigore, ma qui nessuno ha chiesto qualcosa o fatto abbinamenti con le altre squadre. Se loro vogliono chiedere qualcosa usando noi, visto che sono bravi e devono prendersi un handicap, noi – che siamo un po’ più deboli – non sappiamo cosa fare».
Per Spalletti l’Inter sta evidentemente cercando di mettere le mani avanti subito, per poi raccogliere qualcosa dopo, scrive Andrea Pugliese su “La Gazzetta dello Sport”. E cioè stasera. In mezzo l’allenatore della Roma ci mette però anche i complimenti per il tecnico («Nel mondo del calcio lo sanno tutti quanto sia bravo e capace Pioli») e per la squadra avversaria: «Ha qualità e fantasia. E vince partite da tanto». E poi una pennellata per il futuro, sempre bypassando la sua situazione contrattuale: «Ora che sappiamo che lo stadio si farà, la Roma in futuro sarà una squadra ancora più ambita. Se aiuterà a convincermi? Io le mie cose le ho già dette e sono sempre le stesse. Lo stadio poi si farà tra 3 o 4 anni, io non so se sarò morto o no».
La Roma oggi inizia un ciclo di tre partite terribili (Inter, Lazio e Napoli) in meno di 6 giorni. Spalletti finirà con cambiare poco, anche se lui giura che «è impossibile, si cambierà per forza di cose». Non stasera, però, dove Bruno Peres ed Emerson dovranno spingere ma anche aiutare in fase difensiva e cercare anche di limitare il raggio d’azione di Perisic e Candreva.
(Gazzetta dello Sport)
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