Alla fine Spalletti ha un sorriso meno amaro del previsto. Nonostante una sconfitta immeritata e no­nostante un momento in cui gi­ra un po’ tutto male, con la sua Roma che accumula passi falsi e non riesce più a trovare la luci­dità e la brillantezza della scor­sa stagione. «È una sconfitta che fa male perché immeritata, la squadra ha fatto tutto quello che doveva fare e non meritava di perdere. Nel calcio si può an­ che perdere, la Fiorentina è una buonissima squadra. Ma resta la nostra prestazione, i ragazzi hanno fatto il loro dovere».

CERCASI CATTIVERIA – Anche se poi scavando scavando, un po’ di rammarico c’è eccome, nono­stante un sorriso dispensato un po’ ovunque. «Quando abbiamo avuto la partita in mano dove­vamo essere più cattivi, abbia­ mo avuto 3­4 occasioni impor­tanti per poter segnare. Lì dove­vamo essere più cattivi, più lu­cidi. Poi nel secondo tempo ci siamo abbassati un po’, perché abbiamo iniziato a perdere troppe palle facili come ci suc­cede spesso, siamo stati meno pungenti, anche se sul palo di Nainggolan c’è pure una com­ ponente di sfortuna». E magari se Dzeko avesse fatto gol in una di quelle occasioni, poi sarebbe stato tutto diverso. «Ma per me Edin ora sta facendo molto be­ne, uno come lui ci completa, è tecnico e fisico. Giocare con il falso nueve e non con il centra­vanti ti costringe a giocare sem­pre allo stesso modo, sempre con la stessa palla. Con Dzeko è diverso. E lo miglioreremo an­che nella ferocia, se nelle situa­zioni ci andasse più arrabbiato farebbe anche più gol». Poi Sa­lah, fischiatissimo dai suoi ex ti­fosi: «Da uno come lui mi aspet­to che salti l’uomo e che quando è in area faccia più male. Mano­las e Fazio? Finora la miglior coppia difensiva».

RABBIA PALLOTTA – E allora il di­scorso scivola inevitabilmente sugli errori decisivi di Rizzoli. Prima il mancato rigore su Dzeko. «Se con la Sampdoria il contatto era stata una pedata, qui è anche di più, la chiamerei una tranvata. Il rigore è netto, Edin ha l’anticipo sulla traietto­ria della palla». Poi il gol di Ba­delj, con il fuorigioco di Kalinic, che ha mandato su tutte le furie il presidente James Pallotta («C’era fuorigioco, non merita­vamo assolutamente di perde­re»). Spalletti racconta: «Ne ho parlato anche con i ragazzi den­tro lo spogliatoio, alcuni di loro mi hanno detto che lo hanno se­gnalato a Rizzoli e lui gli ha ri­sposto che lo aveva visto, ma che il giocatore era troppo lon­tano dalla porta e quindi non contava. Oramai siamo tutti dentro la volontà di fare le cose regolari. Ho parlato anche con Szczesny, mi ha detto che non vedeva la palla e che è stato co­ stretto a fare un passo sulla sini­stra che poi non gli ha permesso di arrivare sul pallone».

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)



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