“Il discorso scudetto sarà aperto finché non ci sarà l’aritmetica a condannarci. Chi è che direbbe: “Arrendiamoci” prima di essere preso prigioniero?”. Nonostante la speranza sia l’ultima a morire è un Luciano Spalletti amareggiato quello che esce sconfitto dalla sfida dello Stadium contro la Juve. Il tecnico giudica lucidamente il match: “Volevo arrivare fino al 50’ e poi provare a cambiare la partita. Noi però non sappiamo lottare come loro, per questo potevamo metterla sul piano della velocità. Invece è venuta fuori una partita di duelli e su questo qualcosa ci manca per essere come loro. Quando c’è da lottare forte non siamo all’altezza”. Una battuta anche sulla scelta a sorpresa di schierare Gerson dal 1′: “Lui sulla fascia in Brasile ha giocato spesso, ma l’avevo messo lì non per sfondare bensì per reggere botta, e poi né El Shaarawy né Perotti amano giocare a destra. Non ha fatto male, però dopo l’ammonizione è andato in difficoltà e l’ho sostituito. Comunque non mi sembra che Salah o El Shaarawy abbiamo fatto meglio, nonostante avessero spazio”.

(Gazzetta dello Sport)



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