Ventiquattr’ore di volo, un giorno intero sacrificato sull’altare dei trasferimenti. E’ il peso della tournée che pesa «nella testa e nei muscoli» dei giocatori della Roma, come ha osservato Spalletti all’interno del nuovissimo stadio dei Cardinals, la prestigiosa franchigia del baseball di Saint-Louis. «Siamo un po’ stanchini» ha aggiunto l’allenatore, che almeno è soddisfatto della settimana di lavoro stanziale che si è conclusa a Boston, naturalmente al netto del brutto infortunio di Mario Rui che ieri mattina è tornato a Roma e sarà operato venerdì a Villa Stuart: «Ho notato disponibilità nei ragazzi. E ce ne dovrà essere ancora in futuro nell’attenzione e nella gestione del lavoro quotidiano».
MOVIMENTI – Spalletti riconosce l’importanza dei viaggi intercontinentali, che considera un male necessario del calciobusiness. Del resto, quando hai una proprietà americana è normale cercare di promuovere il marchio negli Stati Uniti. Serve non tanto per il gettone di presenza garantito dagli organizzatori, quanto per l’effetto promozionale che la società spera di sfruttare attraverso l’espansione nei mercati internazionali. Però per la Roma questa è stata un’estate più laboriosa del solito. Intanto per lo spauracchio del preliminare di Champions League, che obbliga la squadra ad essere al top della condizione atletica e nervosa già a Ferragosto, undici o dodici giorni dopo il rientro. E poi per un discorso organizzativo: secondo i programmi iniziali, dopo l’amichevole della notte scorsa contro il Liverpool a Saint Louis, la squadra sarebbe rientrata a Boston per poi giocare a Washington contro il Real Madrid. Ma la vittoria in Champions League del Real, con Supercoppa annessa, ha stravolto i programmi, costringendo la Roma a cercare un ingaggio last minute a Montreal, per un test contro gli Impact prima del ritorno.
ACCOMPAGNAMENTO – Alla luce del lungo viaggio, che terminerà venerdì mattina con lo sbarco a Fiumicino, Spalletti ha deciso di non allontanarsi più dall’Italia fino allo spareggio d’Europa. La Roma, dopo un paio di giorni di riposo, giocherà due amichevoli, probabilmente il 9 e l’11 agosto, schierando due formazioni diverse, contro avversari non molto impegnativi e senza altri spostamenti in aereo: c’erano in ballo due opzioni, in Germania contro l’Hertha Berlino e in Inghilterra contro il Tottenham, ma la società ha preferito rinunciare.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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