La Roma è tornata a ruggire sbranando in una sola notte la Fiorentina e i tanti dubbi nati dopo la sconfitta di Genova. E’ finita 4-0, e il risultato non inganna affatto visto che in campo c’è stata davvero solo la squadra di Spalletti in quella che è stata la 14a vittoria di fila all’Olimpico (un record assoluto per la storia del club). Il tecnico si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Abbiamo fugato ogni dubbio sulla nostra forza, la Roma c’è ed è presente. Noi questi dubbi non li avevamo, il carro è pieno e sono tutti saltati sopra. Quando sbaglia si svuota. Come accaduto per Dzeko, un campione. Stiamo facendo un grande campionato come il Napoli, la Juve lo sta facendo grandissimo. Abbiamo l’obbligo di provarci fino in fondo. Ora c’è un periodo in cui si può entrare in confusione e difficoltà, ci sono 12 partite in 40 giorni. Se gli altri si abbassano, non bisogna avere rammarico e farci trovare pronti un po’ come accaduto al Superbowl. Il contratto a Totti e De Rossi? Va fatto ma non mi mettete in mezzo». Migliore risposta non poteva esserci quindi al Napoli sorpassato di nuovo e alla Juve ora lontana 4 punti (in attesa della sfida al Crotone di oggi). Nel primo tempo la Roma è andata in gol col solito Dzeko su assist di De Rossi.

Ripresa a senso unico: altro cioccolatino di Daniele e testa di Fazio che manda al tappeto Paulo Sousa. Poi il timbro di Nainggolan e la perla stagionale numero 24 di Dzeko, la 17° in campionato, la sesta nelle ultime 5 partite. Numeri che lo fanno diventare re dei bomber in serie A e lo mettono in lizza per la Scarpa d’Oro «Presto per parlarne – taglia corto Edin – La nostra è una squadra forte, mi arrivano sempre palloni e senza squadra non c’è Dzeko. Il risultato non inganni, non è stato facile. E non era semplice rialzare la testa dopo Genova». Sono 50 i punti accumulati da Spalletti in 23 partite, una media da 2,1 a gara con una proiezione di 82 punti finali. «In un altro campionato basterebbero per vincere qualcosa – ha detto De Rossi -. La Juve è extraterrestre, ma noi non molliamo. Spalletti è la pietra, il tassello che serve per mantenere la Roma a certi livelli. E’ un qualcosa in più che le altre squadre non hanno. Il mio contratto? Non è un assillo».

Del futuro del tecnico ha parlato il ds Massara: «Possiamo aspettare la sua decisione fino a giugno». Luciano ha replicato così: «L’importante sono i calciatori, se la squadra è forte è per i Nainggolan o gli Strootman».

(Leggo – F. Balzani)



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