La Roma rivista e corretta in ottica Porto scelta da Luciano Spalletti per esordire con una vittoria in campionato, un 11 con cinque novità rispetto alla trasferta portoghese, alla fine è riuscita ad accontentare il proprio allenatore. Con un secondo tempo rabbioso ha cancellato dal campo una piccola Udinese, chiudendo i conti su un netto 4-0. Un’esplosione di gioco e gol a cui, però, erano preceduti più di 45 minuti non proprio godibili. «Che posso dire, i ragazzi sono smaniosi di fare – ha esordito il tecnico giallorosso -. Però quando non si sta attenti e si fanno cose da arruffoni si può sbagliare più facilmente. Trovare le misure giuste era importante e più avanti ci è riuscito. Ma le tensioni del preliminare hanno avuto la loro parte: di partite di campionato ce ne sono da giocare altre 37, mentre nella prossima di Champions non si può sbagliare». Qualche cambiamento nel centrocampo della Roma nell’intervallo non ha più permesso ai friulani di arroccarsi come prima, non potendo giocare ancora su Zapata.

Una squadra matura, come ha sottolineato Spalletti, che chiede molto alla coppia centrale di difesa. «Quando parliamo durante gli allenamenti gli dico di stare corti, ma anche attenti a non lasciare troppo campo dietro. Ma Manolas e Veermalen, sono forti e veloci, ogni tanto devono rischiare». E per Dzeko solo parole dolci. «Deve continuare ad evidenziare la sua fisicità, poi tutto diventerà ancor più facile. Ha fatto bene tutto, qualche volta i compagni non gli hanno dato palla quando era libero in area». Sulla Juve imbattibile non è d’accordo. «Sono molto forti, ma nessuno di noi vuole arrendersi a questa analisi. Sarà un piacere sfidarli perché siamo costruiti per giocare partite importanti. Paredes? Ripeto non l’ho messo io sul mercato. Poi dipende anche da quello che dice il procuratore, che vorrebbe vederlo con più costanza in campo, dal giocatore ed anche da me» chiude il coach. Il match winner, due volte freddo ad distanza di 10 minuti dal dischetto, è stato Diego Perotti, entrato in campo (dopo essere stato risparmiato precauzionalmente per un problemino all’adduttore) è già piuttosto incisivo sulla sinistra già prima di far esplodere i 25 mila dell’Olimpico. «Mi sento molto bene e l’unico obiettivo era quello di aiutare la squadra», ha detto. Idee chiare anche sulla gara contro il Porto: «Loro dovranno fare gol ed attaccare, quindi potremo sfruttare gli spazi. Non sarà facile, ma abbiamo fatto un bel pareggio anche con l’uomo in meno».

(Corriere della Sera – S. Torrisi)



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