Il fatto che ci sia più Roma nel Sassuolo che nella Roma certifica due cose: la stranezza del nostro campionato e che l’ex d.s. giallorosso Walter Sabatini aveva torto quando diceva che i vivai italiani non producevano giovani bravi a prezzi giusti. Nel Milan ci sono Donnarumma, Locatelli, Calabria e De Sciglio. La Primavera della Roma li ha battuti spesso, ma poi sono state scelte altre strade. Così Berisha, Vestenicky, Lucca e Marin sono stati preferiti a quelli che ora sono agli ordini di Di Francesco: Antei (uno scudetto con la Primavera) è stato pagato un milione; Politano (scudetto e coppa Italia) 3,5; Mazzitelli (una Supercoppa) 3,5; Pellegrini 1,25. Per gli ultimi due la Roma ha mantenuto la «recompra» a 10 e 11 milioni. Federico Ricci (una Supercoppa) è in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto per i giallorossi.
La Roma, dopo tre vittorie in campionato, chiede strada. Contro il Sassuolo ha sempre vinto in trasferta (3 su 3) e pareggiato in casa. Spalletti sarebbe contento di proseguire nella tradizione, per cambiarla solo nel girone di ritorno. Recupera Ruediger, ma per la panchina, rilancia Strootman titolare e si fida del miglior attacco del campionato (23 gol). Il Sassuolo è senza Berardi, Magnanelli e Missiroli ma conta, naturalmente, sulla legge dell’ex.
(Corriere della Sera – L. Valdiserri)
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